Come tutti sanno, i Linkin Park sono un gruppo statunitense formato da sei elementi provenienti da mondi artistici differenti.
Il risultato generato dalla somma di questi sei elementi ha dato vita a un qualcosa che, nonostante le opinioni personali, difficilmente sarà ripetibile.
Nei loro 15 anni di carriera hanno sfornato ben sei album in studio, due di remix e dal vivo, svariati EP (tra cui i 14 appartenenti al loro LP Underground e il disco mash-up Collision Course di Jay-Z) ed hanno vinto più di 60 premi riconosciuti in varie manifestazioni, tra cui 2 Grammy Awards. Il tutto è stato accompagnato da innumerevoli tournée mondiali sold-out.
Quello che in pochi sanno però, è che la forza creativa e artistica di ognuno dei membri del gruppo non si limita solo a ciò che è riconducibile ai Linkin Park.
Nel corso degli ultimi anni vari membri hanno intrapreso diversi percorsi individuali. Ecco una breve cronologia dei fatti più importanti.
L’anno del cambiamento, per quanto riguarda i progetti secondari, è il 2002: è infatti in quest’anno la fondazione da parte di Mike e Brad dell’etichetta indipendente nota come Machine Shop Records che ha prodotto i lavori di artisti come Holly Brook e Styles of Beyond, nonché tutte le pubblicazioni dei Linkin Park da Reanimation in poi.
L’etichetta discografica di Mike e Brad ha anche prodotto il primo progetto musicale parallelo di Mike Shinoda noto come Fort Minor. Il 2005 diverrà l’anno dei side-project, uscirà infatti The Rising Tied, album che vede il rapper Jay-Z come produttore esecutivo ed altri artisti che collaborano all’album come Kenna, Jonah Matranga, Joe Hahn, Eric Bobo dei Cypress Hill, gli Styles of Beyond, Holly Brook e John Legend.
Nello stesso periodo dell’annuncio dei Fort Minor, anche Chester sviluppò un suo progetto musicale a carattere alternative rock denominato inizialmente Snow White Tan, successivamente cambiato in Dead by Sunrise, all’interno della quale collaboreranno Amir Derakh e Ryan Shuck dei Julien-K. L’album, intitolato Out of Ashes, avrebbe visto la luce soltanto nel 2009.
Nello stesso anno Joe Hahn dirige The Seed, cortometraggio dalla durata di 12 minuti, co-diretto da Ken Mercado, mentre l’anno più tardi, ovvero nel 2006, apre un piccolo negozio di abbigliamento nel sobborgo della moda di Los Angeles di nome Suru. Sempre nel 2006 anche Chester Bennigton aprirà una sua linea di abbigliamento maschile, Ve’Cel, in cui collaboreranno diversi artisti e grafici.
Shinoda innaugura nel 2008 una sua mostra intitolata Glorious Excess, suddivisa in due parti: la prima “Born” e la seconda “Dies”. Da qui in avanti il creativo della band californiana intraprenderà diverse collaborazioni con vari artisti e brand di abbigliamento, come la DC Shoes per la quale creerà una grafica.
Oltre ai vari progetti musicali, il gruppo si è cimentato anche nel mondo dei videogiochi per smartphone, prima con la creazione e l’uscita di 8-bit Rebellion! nell’aprile 2010 e poi LP Recharge nel 2012, sviluppato assieme alla Kuuluu Interactive.
Dopo qualche anno di stop, il 18 maggio 2013, Bennington si è esibito con i Stone Temple Pilots al KROQ Weenie Roast portando al debutto un brano inedito intitolato Out of Time. In una video-intervista successiva al concerto, Bennington ha dichiarato di essere il nuovo cantante del gruppo, senza abbandonare comunque i Linkin Park, che ritiene il suo gruppo principale.
Nel 2014, Joe ha coronato il suo sogno di regista dirigendo Mall, film che vede la partecipazione di Vincent D’Onofrio e alcuni componenti dei Linkin Park stessi per la realizzazione della colonna sonora.
Diverse voci di corridoio tendono a confermare un 2015 costellato di ritorni per i due frontman della band. Pare che Mike abbia risvegliato i Fort Minor e che Chester sia alle prese con la registrazione di un album con i Stone Temple Pilots. Altre voci sostengono che a breve avremo un secondo album dai Dead by Sunrise.
Oltre che essere membri dei Linkin Park; Mike Shinoda, Chester Bennington, Rob Bourdon, Dave Farell, Brad Delson e Joe Hahn sono in primis artisti che credono nell’arte: ciò viene espresso nei svariati eventi e progetti intrapresi da ognuno di loro i quali hanno sempre coinvolto numerosi artisti provenienti da ogni forma d’arte possibile: musica, grafica, immagini, spettacolo, pittura, grafica in 3D, videomaking e design, sono solo alcuni dei molteplici campi toccati dalla band e dai suoi componenti.
In un’era in cui l’arte assume sempre più un ruolo marginale poiché è costretta a reinventarsi costantemente per stare al passo coi tempi cercando di salvaguardare la sua immagine di bellezza senza lasciarsi sopraffarre dalle logiche di mercato, possiamo almeno affermare che questi ragazzi stanno cercando di portare qualcosa di nuovo nel modo di concepire l’arte (basta vedere il packaging di ogni loro album per capire quanto lavoro si cela dietro).
Sono ben poche le persone che all’interno di un panorama mainstream, riescono a reinventare costantemente il proprio modo di fare musica e arte.
Quello che rimane da chiedersi è cosa ci attenderà se queste voci di corridoio siano vere. O forse la vera domanda è cosa ne resterà dei Linkin Park e il loro approccio alla musica e al vasto mondo dell’arte tra venti o trent’anni.