Gli ultimi sei mesi sono stati come una montagna russa. In mezzo al caos, ho iniziato a sentire una gratitudine immensa – per i vostri tributi, i vostri messaggi di supporto, per la carriera che mi avete permesso di avere e per la semplice opportunità di creare.
Oggi sto condividendo tre brani che ho scritto e prodotto, con immagini che ho filmato, dipinto e montato in autonomia. Nel profondo, il lutto è un’esperienza personale e intima. In quanto tale, questi sono i Linkin Park né i Fort Minor – sono soltanto io.
L’arte è sempre stata il posto in cui vado quando ho bisogno di superare la complessità e la confusione della strada da percorrere. Non so dove mi porta questa strada, ma sono grato di poterlo condividere con voi.
Con questo comunicato, Mike presenta a tutto il mondo il suo nuovissimo EP, Post Traumatic EP, la prima pubblicazione dopo il triste avvenimento del 20 luglio e dopo il memorabile concerto dell’Hollywood. Il titolo del disco fa ben capire il periodo da lui vissuto in seguito alla scomparsa di Chester e i tre brani offerti dal rapper e polistrumentista losangelino sono crudi, composti di getto, un pugno nello stomaco che arriva direttamente all’ascoltatore e fa comprendere ogni pensiero che ci vuole condividere. E non sono da meno i tre rispettivi “home-video” da lui pubblicati.
Seguendo l’ordine dei pezzi, essi mostrano un Mike in un primo momento abbattuto e in un certo senso smarrito, passando a momenti di schiettezza e delusione di fronte a coloro che evidentemente non lo comprendevano appieno. Ciò è deducibile appieno nella seconda strofa di Over Again, un vero e proprio sfogo personale dove Mike si mette a nudo, senza risparmiarsi. Non è da meno la conclusiva Watching as I Fall, un pezzo molto riuscito dal punto di vista musicale e ancora più diretto dal punto di vista del testo. Lo spazio ritagliato negli oltre due minuti finali del relativo videoclip è un altro pensiero di getto che il rapper ha fatto il 12 dicembre 2017, narrando alcune vicende e assicurandosi di stare bene, di dare il meglio per se stesso, di trascorrere le vacanze con la famiglia e di comporre nuova musica.
È impossibile non accettare questi tre pezzi se non per quello che sono, così come risulta impossibile paragonarli a tutto il materiale pubblicato in precedenza, sia con i Fort Minor che con i Linkin Park, proprio per loro spontaneità. L’EP è una pagina inedita di un Mike Shinoda addolorato, tormentato e deluso che vuole comunicarci tutto quello che ha passato e che sta passando senza alcun timore e laddove non ci è riuscito completamente con la musica lo fa attraverso questi video e disegni caotici e disturbanti.
Non ci resta che augurare un grosso in bocca al lupo a Mike e ringraziarlo per averci reso partecipi di questa fase cruciale della sua vita.