Se il 2018 è stato l’anno del cambiamento, questo 2019 che sta apprestandosi alla conclusione è stato quello della conferma, ma anche di tante novità.
CROSS OFF
L’anno si è aperto con il lancio di Cross Off di Mark Morton, chitarrista dei Lamb of God, caratterizzata da una delle ultime partecipazione di Chester alla voce. Si tratta di un brano particolarmente atteso e ampiamente discusso dalla fanbase, soprattutto a seguito delle prime perplessità riguardo alla sua possibile uscita. Inutile riportare come la canzone sia stata ben accolta da tutti, fan e addetti ai lavori, soprattutto per la strepitosa energia che Chester ci ha regalato con la sua performance, ricca di scream ma anche di vari e piacevoli cambiamenti di timbro a pari passo con la musica.
POST TRAUMATIC TOUR
Un pilastro di questo 2019 è ovviamente rappresentato dalla seconda parte del Post Traumatic Tour di Mike, che ha fatto ritorno nel vecchio continente a marzo insieme ai compagni di viaggio Dan Mayo e Matthias Harris, accolti positivamente dalla fanbase. Caratteristica peculiare di ogni show è stata l’improvvisazione: mai come in passato Mike ha dato spazio al pubblico di fronte alla loro richiesta di alcuni brani in pieno svolgimento di concerto, così come l’aver invitato alcuni fan in alcuni spettacoli per eseguire o cantare qualcosa.
Anche l’Italia è stata protagonista del calendario del rapper e va sottolineato che per la prima volta in assoluto nella carriera dei Linkin Park e di Mike il Bel Paese ha ospitato ben due date: l’infuocato show di Milano e quello emozionale di Padova. Due concerti completamente diversi sia dal punto di vista delle scalette sia (di conseguenza) dall’approccio mostrato dal rapper e polistrumentista, ma in ogni caso accomunati dalla sua strepitosa Performance (maiuscola d’obbligo), capace di regalare tanta adrenalina ma anche altrettante sorprese, lanciandoci indelebili memorie positive.
La tournée, dopo una meritata pausa, è giunta ufficialmente al capolinea con una serie di quattro date in Asia in agosto, tutte caratterizzate dagli medesimi fattori evidenziati precedentemente.
FINE
Sebbene il 2019 non sia stato un anno da ricordare dal punto di vista di uscite discografiche, Mike è stato in studio di registrazione insieme a vari amici e colleghi su nuovi pezzi. Non è mancata anche una collaborazione per la realizzazione di un tema musicale per il film russo The Blackout: fine.
Presentato a inizio novembre, il brano si distingue da Post Traumatic per le sue sonorità tetre e maggiormente elettroniche, in linea con il genere del film. Non è da meno il video musicale distribuito pochi giorni più tardi, dove abbiamo potuto vedere Mike in veste assai differente da quella a cui ci ha abituato in passato.
LPU19
Contrariamente all’anno scorso, i Linkin Park hanno lanciato una nuova edizione riservata al fan club ufficiale Linkin Park Underground. La diciannovesima uscita ha riguardato soltanto una linea di merch esclusiva, senza essere contraddistinta da un qualche CD di demo e rarità (esattamente come quanto accaduto con LPU17, purtroppo per ovvie ragioni).
GREY DAZE
Sul finire dell’anno, un’altra notizia ha ravvivato il ricordo di Chester nei fan di tutto il mondo. È stato annunciato infatti l’album dei Grey Daze, prima band del cantante, che avrebbe dovuto essere protagonista di una reunion nella seconda metà del 2017. L’annuncio è arrivato tramite le lettere di Talinda, Susan Eubanks (madre di Chester), Jaime (primo figlio, che ha partecipato anche al processo, registrando alcuni cori) e della stessa band, che ha descritto le motivazioni e le forti emozioni riguardo la pubblicazione di questo lavoro. La pubblicazione dell’album avverrà nel corso del 2020, ma non si hanno ancora notizie certe riguardo la data. Insieme ad alcuni di voi abbiamo avuto la fortuna di ascoltarlo in anteprima presso la sede della Universal e, come già affermato, tutti i presenti sono rimasti piacevolmente sorpresi dalla nuova resa del brani e dal modo in cui la voce di Chester è stata utilizzata e mixata alle nuove registrazioni delle parti strumentali. Si tratta quindi di un bellissimo progetto con cui continuare a celebrare il lavoro e la vita del cantante e non vediamo l’ora che possiate ascoltarlo tutti.
Nel corso dell’anno appena passato non abbiamo avuto ancora nessuna notizia riguardo il futuro dei Linkin Park. Nonostante Mike, Phoenix e Joe siano stati più volte interpellati sulla questione, nessuno dei tre si è sbilanciato, dichiarando soltanto che la volontà sarebbe quella di tornare a suonare insieme un giorno, ma come sappiamo (e capiamo) si tratta di un processo molto delicato, che non richiede alcuna forzatura e deve essere il più naturale possibile. Per il resto, sappiamo solo che sia Mike che Brad hanno lavorato con altri artisti (per lo più in veste di produttori) e che Joe si è dilettato durante alcuni DJ set in eventi privati e nell’organizzazione di una mostra fotografica dedicata ai momenti on stage dei Linkin Park.
A prescindere da questi fatti, con l’ultimo album targato 2018, il 2020 potrebbe vedere nuova musica: sappiamo infatti quanto a Mike non piaccia stare con le mani in mano.