Un piccolo tuffo nella storia del rock con Chester

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Gli anni novanta sono stati un periodo molto fertile e intenso per tutto il mondo del rock. Durante una breve intervista Chester ha citato otto dei suoi album preferiti di quella decade. Riportiamo la lista degli album elencati dal cantante del sestetto californiano dandovi qualche informazione essenziale (occorrerebbero troppe pagine per parlare di ognuno di essi in maniera esaustiva) ripercorrendo a grandi linee gran parte della scena rock di quel periodo.

Il primo album citato da Bennington è Badmotorfinger, il terzo album dei Soundgarden, pubblicato nel 1991. 
Per chi non lo sapesse, il gruppo è tra i principali ad aver portato alla luce il genere grunge. Formatasi a Seattle, come quasi tutti gli altri gruppi appartenenti a quel genere, ha venduto oltre 20 milioni di copie in tutto il mondo. 
L’apice del gruppo sarebbe stato raggiunto con il terzo singolo estratto dall’album successivo a quello citato da Chester, Superunknown, ovvero Black Hole Sun che diventerà il pezzo più famoso della band e pietra miliare del rock anni novanta. Con un celeberrimo video che immagina la fine del mondo se il sole diventasse un buco nero, vincitore dell’MTV Video Music Award come Miglior video metal/hard rock del 1994. 

Il secondo album citato dal frontman dei Linkin Park è Dirt, secondo album degli Alice in Chains, pubblicato nel 1992.
Anch’essa si è formata a Seattle e appartenente ai gruppi musicali principali del genere grunge. Con piu di 35 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, il gruppo ha ricevuto inoltre ben sei nomination ai Grammy Award e un premio all’MTV Video Music Awards del 1993 per la migliore canzone tratta da un film con il singolo Would, estratto proprio da Dirt.

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Il terzo album citato da Chester è Nevermind, il secondo album dei Nirvana, pubblicato nel 1991.
Nati anch’essi a Seattle, furono i principali artefici del successo del genere grunge e in generale dell’alternative rock. Furono indubbiamente uno dei gruppi più innovatori, note e influenti nella musica dei primi anni novanta. Guidati dal leggendario quanto controverso Kurt Cobain, i Nirvana ha venduto quasi 75 milioni di dischi. I Nirvana sono stati inseriti al 30° posto nella lista dei 100 migliori artisti secondo Rolling Stone e nel 2014 nella Rock and Roll Hall of Fame.
Smells Like Teen Spirits fu tra i primi singoli che li portarono al successo e ancora oggi è uno dei brani più conosciuti nel mondo del rock. 

Il quarto album è Ritual de lo Habitual, secondo album degli Jane’s Addiction, pubblicato nel 1990. 
Questo gruppo si è formato a Los Angeles e sono riconosciuti come uno dei gruppi più sperimentali della scena rock della seconda metà degli anni ottanta e ritenuti pionieri dell’alternative rock e dell’alternative metal. Nel 2013 i Jane’s Addiction hanno ricevuto la loro stella sulla Hollywood Walk of Fame per il loro contributo nel settore musicale.
Gruppi come Linkin Park, Incubus, System of a Down, Deftones, Korn, Tool e Thirty Seconds to Mars citano i Jane’s Addiction come una dei gruppi da cui hanno tratto ispirazione per le proprie sonorità.

Il quinto è Blood Sugar Sex Magik, quinto album dei Red Hot Chili Peppers, pubblicato nel 1991.
Questo è stato l’album che ha portato il gruppo al successo planetario. Formato a Los Angeles, i Red Hot Chili Peppers hanno venduto più di 80 milioni di dischi in tutto il mondo e nel 2012 sono stati inseriti nel Rock and Roll Hall of Fame. Hanno mescolato vari generi, tra cui soprattutto funk, rap, hard rock, heavy metal, punk rock e successivamente alternative rock e pop rock. Dall’album venne estratto il singolo Give It Away, vincitore di un Grammy nel 1993 come Best Hard Rock Performance.

Il sesto album è Doolittle, secondo album della band statunitense Pixies, pubblicato nel 1989.
Sono considerati una dei gruppi statunitensi più importanti ed influenti del rock alternativo della fine degli anni ottanta. Vengono inoltre riconosciuti tra i precursori di un particolare stile musicale che combina elementi di garage rock, noise, surf e power pop.

Il settimo è Core, primo album della band con cui Chester si unirà in seguito, gli Stone Temple Pilots, pubblicato nel 1992.
Sono uno dei pochi gruppi grunge a non essersi formato a Seattle, bensì a San Diego. Con il loro album d’esordio diventarono uno dei gruppi più importanti della scena rock della metà degli anni novanta e il secondo singolo estratto da esso, Plush, vinse il Grammy Awards nel 1994. 

Come ultimo citato troviamo Pretty Hate Machine, l’album d’esordio dei Nine Inch Nails pubblicato nel 1989.
Considerati come uno dei gruppi più innovativi di quel periodo, la loro musica e un ibrido tra heavy metal, elettronica e industrial. Altra caratteristica del gruppo è che l’unico membro ufficiale dei Nine Inch Nails è Trent Reznor il quale e principale autore, produttore, cantante e strumentista.
Lo stesso Renzor lancerà anni dopo Marilyn Manson e porterà il genere industrial sotto i riflettori. Molte canzoni dei NIИ divennero dei successi radiofonici, due album dei NIИ vinsero i Grammy Awards e la band ha venduto oltre 20 milioni di dischi.

Vedere queste pietre miliari della storia del rock a distanza di circa 15 anni porta tanti ricordi, tanta nostalgia e tanta carica come quando vennero lanciati nel mondo per la prima volta. Chissà se in un futuro qualche altro cantante citerà un album dei Linkin Park e chissà se vedremo a tutti gli effetti uno dei loro album nella storia del rock moderno. Non resta che aspettare riascoltando questi dischi.