Linkin Park: da rock band a capitalisti di successo?

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Intervistati dalla CNN, Mike e Brad raccontano di come la tecnologia non sia più solo uno strumento di lavoro per il gruppo, ma anche un contesto creativo in cui investire, nel tentativo di creare un futuro migliore.

Dopo aver fondato la Machine Shop Ventures, società creativa alla continua ricerca di startups che possano soddisfare le aziende di cunsumer-facing, i Linkin Park sembrano ormai essere stati rapiti dall’atmosfera futuristica della Silicon Valley.

“Essere immerso in questo tipo di cultura, assieme a pensatori d’avanguardia superintelligenti, è qualcosa che mi ispira. È come se, in quel contesto, ci sentissimo a casa”, racconta Mike Shinoda. “L’industria musicale può essere meschina ed un po’ dura con chi è appena entrato nel business. A volte si può percepire un senso di diritto acquisito”, prosegue Mike.”Tuttavia, trovo una grande affinità con queste situazioni, che ci vedono lavorare con persone che vogliono cambiare il mondo. Cambiare il mondo è un’aspirazione ben più elevata del semplice vendere un disco.”

Investire in aziende dedite allo sviluppo della tecnologia, non è cosa nuova per i Linkin Park, che in passato hanno supportato startups come Open Labs, un’azienda che si occupa di realizzare componenti hardware e software per musicisti.

Lo stesso Mike aveva personalmente investito nell’ormai celebre servizio di musica in streaming Spotify, oltre che nel rivale Pandora. Ha inoltre contribuito a sostenere l’attività di due grandi compagnie tecnologiche: la Sonos e la North Technologies.

“Siamo stati coinvolti nella tecnologia per così tanti anni, che ora vogliamo metterci in gioco e sederci dalla stesso lato dei fondatori”, aggiunge Mike.

Proprio da questo desiderio di mettersi in gioco nasce la già citata Machine Shop Ventures che, nonostante sia stata fondata da poco, sta già ottenendo grandi risultati in termini di profitto.

“Ci stiamo concentrando sul trovare delle aziende che possano allinearsi con lo spirito del marchio Linkin Park: connettere tra loro i fan e fare innovazione attraverso la tecnologia ed il design”, spiega Kiel Berry, presidente esecutivo della Machine Shop Ventures.

Non a caso, uno degli intenti principali del gruppo è da sempre quello di mantenere costante il contatto con i fan, obiettivo che sembra essere stato pienamente raggiunto, visto il numero (record) di seguaci su Facebook e YouTube.

“Come artisti, non c’è mai stato nulla che ci ha impedito di gettarci nella mischia e vedere la tecnologia come un’oppurtunità”, conclude Brad.

E voi? Cosa ne pensate di questa svolta tecnologica della band?

 

Fonte: money.cnn.com