Questo secondo assaggio dell’album di debutto dei Dead By Sunrise, Fire, aggiunge definizione, nuove tonalità di colore e profondità a quanto già ascoltato in Crawl Back In. Come da titolo, il brano è una potente e ben costruita miscela esplosiva di melodie e soluzioni che infiammano il cuore: si conferma in pieno la tendenza hard-rock del gruppo, guidato da un sempre più versatile Chester che da il vero meglio di se’ nelle strofe: un po’ Dave Grohl, un po’ caricatura di sé stesso in altre vesti. L’introduzione con le chitarre pizzicate e campionate, il build-up delle percussioni, e l’irruzione della limpida, nitida e potente come non mai voce del frontman, nella lenta ma inesorabile progressione del pezzo, basterebbero già da sole a garantire la qualità del brano, una dolce e solare ballata nel complesso, impreziosita da un sapiente uso di samples e distorsioni e dallo struggente motivo centrale.
Il tutto a confermare la distanza abissale che separa al momento il mondo dei Dead By Sunrise da quello dei rispettivi progetti principali.
E l’attesa di avere tra le mani finalmente il lavoro completo, cresce.