Si è svolto a Los Angeles il primo pre-listening di The Hunting Party e l’utente Turtleguy556, che ha partecipato all’evento, ha scritto una recensione, descrivendo anche le singole canzoni nel dettaglio. Ecco una traduzione del suo track-by-track:
Ho avuto la fantastica occasione di essere uno dei primi ad ascoltare The Hunting Party oggi al The Attic Nightclub di Los Angeles.
Dopo essere entrati e aver fatto tre piani di scale siamo arrivati all’ultimo piano. Sulla parete laterale c’erano grafiche animate delle band e della copertina dell’album. La discoteca ha servito vari cibi e bevande appena ci siamo accomodati. Adam di LPU ci ha spiegato brevemente come si sarebbe svolta la serata e siamo partiti!
All’inizio Mike Shinoda è venuto a parlarci dell’album e ha detto che non voleva che fossimo imbarazzati per la sua presenza durante l’ascolto dell’album. Ci ha detto di dimenticare la gente intorno e di prestare attenzione solo sull’album. Poi è andato nel retro. Appena se n’è andato hanno fatto un sound check di tre secondi con l’inizio di Keys To The Kingdom. Poi hanno fermato la traccia per farla ripartire. Lasciate che ve lo dica, questo piccolo assaggio ci ha scosso per ragioni che spigherò in seguito descrivendo il brano di apertura.
Il volume era veramente molto alto, così tanto che non riuscivo a capire parte dei testi, anche per lo stile così aggressivo di queste canzoni. Cercherò di essere il più dettagliato possibile, ma mi sa che con il volume così alto non sono riuscito a distinguere alcuni dettagli. Cominciamo!
- Keys To The Kingdom – L’album si apre con Chester che urla violentemente il ritornello della canzone, da solo, senza nessuno strumento. La voce ha una distorsione digitale incredibile durante questa apertura. Ho esclamato “Oh merda!”, visto che non sapevo cosa aspettarmi. Dopo tutto questo, entra un riff di chitarra assurdo e “saltellante”. Mike rappa e Chester urla ogni ritornello. Dopo averla sentita, posso dire che è una delle migliori e se siete fan dei Linkin Park (in qualsiasi forma) questa canzone è fatta apposta per voi.
- All For Nothing – Questa canzone è molto meno punk di quello che pensavo. Ha un bel groove e la voce di Page [Hamilton] si adatta bene. Mike rappa in modo incredibile sopra ad un beat assurdo!
- Guilty All The Same – Questo è il singolo che tutti abbiamo già sentito.
- The Summoning – Si tratta di un intermezzo che inizia con i suoni di un carillon e procede verso un beat di batteria.
- War – Questa è l’unica canzone dell’album che non mi ha entusiasmato. Sembra una canzone punk old school, ricorda i primi Green Day. Immaginate una canzone punk con il ritornello che fa “WooooooOOaaaHH“, e metteteci “WaaaaAAAAAaaaaRRR” . È molto veloce e personalmente non è proprio il mio genere. È stato bello sentire Chester cantare questo tipo di canzone però!
- Wastelands – Questa canzone è epica. Anche questa fatta apposta per i fan dei LP. C’è un riff di chitarra assurdo che sembra provenire da Meteora e Mike ci rappa sopra. Il ritornello è catchy e potrebbe facilmente passare in radio. Questo brano ha la mia melodia preferita di tutto l’album. Non intendo “canzone da radio” in modo negativo. Ti prende parecchio e ancora prima della fine ti ritroverai a cantarla.
- Until It’s Gone – Il singolo che abbiamo tutti sentito. Devo dire che questa è la canzone più soft del disco.
- Rebellion – Parte veloce e pesante e suona proprio come i System Of A Down. Anche questa ha un ritornello catchy e le sezioni rap di Mike sono devastanti. C’è un coro alla fine che urla “Rebellion”. Considerando che è dei LP è molto interessante. Ancora una volta, il volume era altissimo e non sono riuscito a distinguere il lavoro alla chitarra di Daron [Malakian]. Il brano ha una leggera inclinazione verso il punk nel ritornello, ma non come War.
- Mark The Graves – Questa è una canzone molto interessante! È dinamica e ha alti e bassi. Il riff di chitarra e la canzone mi hanno ricordato i Metallica. Il riff è stridente di proposito. Quasi come se l’avessero modificato di proposito facendolo andare più veloce per non farlo sembrare un riff groove Nel ritornello Chester va veramente in alto con la voce. Non sono riuscito a distinguere parecchie cose di questa canzone durante l’ascolto, ha molti “strati sonori”. Posso dire che ha grandi armonie sulle strofe. Mike canta! È come un viaggio e va in molti luoghi diversi. La canzone sfuma nel brano successivo, Drawbar.
- Drawbar – Beh, mi spiace dirlo ragazzi, ma questo è un interludio e si è assolutamente perso il vantaggio di avere Tom [Morello] a suonare la chitarra. È in gran parte guidata dal pianoforte e la chitarra fa da sottofondo. Onestamente sembra una chitarra rock anni ‘60. All’inizio ho pensato che fosse la fine di Mark The Graves, invece no… Devo dire che il piano è bellissimo ed è una buona pausa. Direi che sarebbe quasi stata bene in A Thousand Suns.
- Final Masquerade – Questa è una canzone basata sul ritornello. È catchy, alla fine si potrebbe già cantare. Questa è l’altra canzone che potrebbe essere radio-friendly, ancora una volta, non in senso negativo. Sembra rock classico trasformato in rock moderno. Non è soft come Until It’s Gone, ma neanche aggressiva come le altre canzoni. Direi livello medio sulla scala “viscerale”.
- A Line In The Sand – Questi sono i LP che danno tutto quello che hanno dal punto di vista della musica, della voce e dei suoni. Parte come una canzone di ATS con basso e tastiere che si sollevano mentre Mike canta dolcemente e si una trasforma in un pezzo “shredding rock” epico. È più veloce di quanto mi aspettassi quando è partita. Spacca, e quando finisce ti viene fa dire “Ne voglio ancora!” Ci sono un sacco di elementi in questa canzone. State sicuri, non è assolutamente un pezzo di chiusura lento. Dopo la parte pesante torna il cantato dolce di Mike alla fine. La band parla di questa canzone come dell’Odissea.
Alla fine Mike e Brad hanno risposto a qualche domanda. È stato un grande momento!
Nel complesso lo considero un grande album. Mi aspettavo fosse Minutes To Midnight rivisitato in maniera più pesante e invece mi sbagliavo. Ci sono un paio di interludi. Sono rimasto impressionato dall’inizio alla fine. Avrei preferito che il volume non fosse così alto, in modo da poter distinguere più cose, ma ho davvero provato a sentire come meglio potevo. Mi piacciono le canzoni a volume alto, ma questo era un po’ troppo per un tipo di musica aggressiva come questa.
Mi sono divertito molto, e non vedo l’ora di ascoltarlo di nuovo, sono sicuro che mi accorgerò di più dettagli! Spero che questa recensione vi sia utile e che vi aiuti a capire cosa dovete aspettarvi. Da fan dei LP questo album è incredibile. Attenzione perchè tutti i fan occasionali stanno per saltare di nuovo sulla barca.
Dopo aver letto questa recensione completa siete ancora più eccitati? Cosa vi aspettate da questo disco?
Fonte: Turtleguy556