Wastelands: lyric video, testo, traduzione e recensione

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“But you force yourself to choose,
In the wastelands of today.”

Sembra una frase presa dritta dritta da una delle miriadi di interviste che Mike Shinoda & co. stanno concedendo alla stampa nelle ultime settimane. Nella landa desolata del mainstream odierno senza coraggio, in mezzo al deserto musicale assetato di rock e attributi, i Linkin Park fanno la loro scelta di comporre la musica che vogliono loro portando in primo piano chitarre distorte e ritmi incalzanti. Dopo le vene vagamente progressive di Guilty All the Same e la virata radiofonica di Until It’s Gone, con Wastelands i Linkin Park danno seguito alle loro promesse di un album heavy e diverso da quel che si sente sulle radio. Il risultato è però altalenante.

Se le strofe con il rap di Shinoda e l’asfissiante ritmo di Rob Bourdon ai tamburi della batteria sono una vera e propria chicca da gustarsi fino in fondo, il ritornello si mostra decisamente meno riuscito e con un forte retrogusto di già sentito. Difficile non notare la somiglianza estrema fra i ritornelli di Wastelands e Guilty All the Same. D’altra parte il comparto strumentale è di tutto rispetto e ricorda certo hardcore e crossover di inizio millennio mischiato a suoni elettronici a cui i sei californiani ormai ci hanno abbondantemente abituato. Un vero pugno in faccia, un meteorite che si schianta, una bomba che deflagra in mezzo alle stazioni radio non più abituati a suoni così aggressivi e ritmi talmente serrati. In realtà, è difficile che sentiremo mai questo brano su una qualsiasi radio commerciale ma, sinceramente, ce ne può importare qualcosa?

Si può solo sperare che il resto dell’album continui sulla scia di Guilty All the Same e Wastelands. La seconda è una canzone non perfetta con alcuni lievi difetti, come il già citato ritornello, a minarne il risultato finale, ma comunque un brano valido e potente che basa molto della sua efficacia sul rap di uno Shinoda in stato di grazia e a quel Rob Bourdon di cui mai si tesseranno abbastanza lodi.

“Wait and see…”

Recensione a cura di Eru Illuvatar

WASTELANDS

This is war with no weapons
Marchin’ with no steppin
Murder with no killin’
Illin’ every direction
First, no sequel
Do the math, no equal
A John with no Yoko
More power, less people
And no I’m not afraid of that
Print it in your paperback
Every rap is made in fact
To act as a delayed attack
Every phrase a razorblade
That’s saved until they play it back
Slay em leave em layin on the pavement
(BANG)
Fade to black

In the wastelands of today
When there’s nothing left to lose
And and there’s nothing more to take
But you force yourself to choose
In the wastelands of today
When tomorrow disappears
When the future slips away
And your hope turns into fear
In the wastelands of today

Roll credits, you get it
The show’s done
They’re talking for just talkin’
Meaning they got none
None of ‘em come proper
They talk like a shotgun
But how many got bred with integrity
Not one
So no, I’m not afraid to see you
Suckas hold a blade to me
Ain’t no way to shake the ground
I built before you came to be
Take it how you take it, I’m the opposite of vacancy
And this not negotiation, y’all can hate
Wait and see…

In the wastelands of today
When there’s nothing left to lose
And and there’s nothing more to take
But you force yourself to choose
In the wastelands of today
When tomorrow disappears
When the future slips away
And your hope turns into fear
In the wastelands of today

DESOLAZIONE

Questa è una guerra senza armi
Una marcia senza passi
Un omicidio senza il morto
Fuori di testa in ogni direzione
In primo luogo, nessun sequel
Fai i conti, niente alla pari
Un John senza Yoko
Più potere, meno persone
E no, non ho paura di quello
Segnatelo sul tuo taccuino
Ogni [pezzo] rap è fatto
Per agire a scoppio ritardato
Ogni frase [è] una lama di rasoio
Quella è annotata finché non ripetuta
Uccidili, lasciali sdraiati terra
(BANG)
Dissolvenza sul nero

Nella desolazione di oggi
Quando non c’è più niente da perdere
E non c’è più niente da prendere
Ma ti costringi a fare delle scelte
Nella desolazione di oggi
Quando il domani svanisce
Quando il futuro scivola via
E la tua speranza si trasforma in paura
Nella desolazione di oggi

Titoli di coda, lo capisci
Lo spettacolo si è concluso
Parlano solo per dare aria alla bocca
Non hanno colto nessun significato
Nessuno di loro si comporta in modo corretto
Le loro bocche sparano come fucili
Ma quanti di loro sono stati educati con integrità
Nessuno
Quindi no, non ho paura di vedere voi
Stronzi che mi puntate contro una lama
Non c’è modo di scuotere il terreno che
Ho costruito prima che voi arrivaste
Prendila come ti pare, sono l’opposto di una lacuna
E queste non sono trattative, potete tutti odiarmi
Aspettate e vedrete

Nella desolazione di oggi
Quando non c’è più niente da perdere
E non c’è più niente da prendere
Ma ti costringi a fare delle scelte
Nella desolazione di oggi
Quando il domani svanisce
Quando il futuro scivola via
E la tua speranza si trasforma in paura
Nella desolazione di oggi