Vi abbiamo chiesto di rispondere ad una semplice domanda: qual è la vostra canzone preferita di Post Traumatic e per quale motivo?
Innanzitutto vi ringraziamo per i moltissimi (e bellissimi) messaggi arrivati, attraverso i quali avete dimostrato tutto il vostro supporto nei confronti di Mike. Ma tra le decine di messaggi arrivati, ne sono stati scelti 11, che abbiamo ritenuti più belli e significativi. Eccoli qui:
- A mio parere di tracce belle e che rimangono impresse in questo album ce ne sono parecchie, ma quella che in assoluto mi ha fatto venire la pelle d’oca è la strumentale Brooding. Non c’è traccia migliore per descrivere il momento in cui sono venuto a conoscenza dell’accaduto circa un anno fa. Silenzio, qualunque parola superflua, l’inizio della traccia descrive precisamente ciò che ho provato in quel momento, ero come anestetizzato, non sentivo nulla se non rumori confusi. Poi la chitarra,lieve, la quiete prima della tempesta, il concerto di monza, le attese dei nuovi album, mille pensieri in un secondo. Guardo a fianco a me e vedo la mia ragazza, occhi gonfi, scappa in bagno a piangere e li inizio a realizzare, il reverse un po’ “fuorinota” prima della cassa distorta descrive quel momento. Poi parte la cassa distorta e lo strumentale in sotto fondo, da lì in poi descrive la confusione totale, il momento in cui realizzai che Chester non c’era più. Spero riuscito a comunicarvi al meglio ciò che ho provato ascoltandola. (Manuel E.)
- Quando gonfi un palloncino con la bocca, mettendoci tutto il fiato che hai, c’è un preciso istante in cui senti che stai vincendo. La resistenza del palloncino si allenta e inizia ad allargarsi. Coi polmoni è uguale. Puoi stare per mesi in apnea, succhiando quel tanto di aria che basta per non morire, ma con l’impressione di non riempirti mai. Poi, un giorno, senti il petto allargarsi e l’aria entrare per davvero. Questa canzone è esattamente quell’istante lì, l’istante in cui senti l’ossigeno arrivare di nuovo in tutto il corpo. Che magari non puoi volare, non ancora, ma respirare sì. Quella è Lift Off. (Federica M.)
- Una cosa è certa: nella mia vita ci sono tante promesse che nemmeno io riuscirò a mantenere! E allora come non scegliere Promises I Can’t Keep? Al dì la del testo, che già con la prima frase “What’s the difference between a man and a monster” mi ha folgorato, c’è un legame fortissimo che mi lega a questa canzone grazie alle sue sonorità: il cantato leggero iniziale di Mike, la sua performance incredibile dal punto di vista vocale, la dolcezza dei suoni malinconici che avvolgono l’atmosfera. E’ una canzone umana, e mi fa ricordare le occasioni che nella vita a volte non riusciremo a cogliere, tutte le volte che ci adopereremo per fare del nostro meglio ma poi il risultato sarà un nulla di fatto. La bellezza di questo pezzo è che ti fa guardare avanti come se le opportunità per riscattarsi non mancassero mai. E’ un connotato di speranza, amore, tristezza, dolcezza, passione e crea uno struggente senso di compassione con le sue dolci note che non può non far tornare in mente, almeno per un istante, al caro Chester. Alla fine ti lascia con in mano la speranza… Quella che ha trovato Mike, quella che ognuno di noi dovrebbe trovare, per andare avanti e superare i momenti difficili e intensi che la vita ci offre, ricordandoci che non siamo perfetti e che prima o poi infrangeremo alcune delle nostre promesse…ma che avremmo sempre altre magnifiche possibilità per riscattarci. (Marco Z.)
- L’album Post Traumatic è un percorso attraverso il dolore del lutto. Come altri milioni di fan dei Linkin Park, anch’io ho sofferto molto per la perdita di Chester Bennington. Ed è proprio grazie all’album solista di Mike che ho elaborato in modo sistematico tutte le emozioni contrastanti che questa tragedia mi provocava. Tutte le tracce hanno giocato un ruolo importante in quest’ottica perché analizzano, in diversi modi, i vari aspetti di una tragedia così grande come la morte di una persona cara. Ogni canzone ha significato per me un passo avanti anche nella scoperta delle mie sofferenze personali, sepolte nelle pieghe più nascoste dell’anima. Quella che mi ha chiarito più di tutte il senso di smarrimento che provavo è: Nothing Makes Sense Anymore. Una canzone su confusione, angoscia e ansia. Il mondo di chi subisce una perdita così importante viene percepito capovolto: “My inside’s out, my left is right. My upside’s down, my black is white. I hold my breath and close my eyes. And wait for dawn but there’s no light. Nothing makes sense anymore”, scrive Mike. Dopo un evento luttuoso inaspettato ci si ritrova a fare i conti con una realtà decisamente mutata, con l’incapacità di gestire dei sentimenti contrastanti e con l’assenza di un paracadute psicologico ed emotivo. Ecco perché tutto sembra non avere più senso o importanza. Metaforicamente è come “essere persi in mare”, perché c’è una totale mancanza di direzione e di controllo. Il percorso per recuperare la bussola della propria vita, però, è lungo e impegnativo. E Post Traumatic è un tentativo (per me riuscito) di trovare la direzione e riprendere il controllo della propria vita. Nel videoclip, volutamente amatoriale e “grezzo”, vediamo Mike camminare sulle colline della California, distrutte da un recente incendio. Come a sottolineare il suo senso di distruzione interiore. Un passaggio necessario per poter rinascere a nuova vita, proprio come l’unico filo d’erba, nato in quel terreno arido, che vediamo nell’ultima inquadratura. (Rosanna C.)
- Non ho ancora avuto la fortuna di ascoltare per intero questo album. Mio fratello ha deciso di regalarmelo per il compleanno e paziento ancora qualche giorno per poterlo avere tra le mani. Tra tutte le canzoni che ha pubblicato Mike, la mia preferita in assoluto è Crossing A Line. Per me è la canzone della svolta. Il verso: “Cause I’ve found what I have been waiting for, but to get there means crossing a line. So I’m crossing a line.” è pieno di significato. Quel “So, I’m crossing a line” ha una potenza assurda. Vuol dire superare le difficoltà della vita. Andare sempre avanti, cercando di superare ogni ostacolo. Ed è ciò che la maggior parte di noi fa. Combatte le proprie battaglie e ne “supera il confine”. Lo scopo della vita è stare bene. Vivere una degna esistenza. Auguro a tutte le persone di stare bene e di trovare un modo per essere felici. Non lasciamo che i nostri demoni vincano questa battaglia. Cerchiamo di andare sempre avanti. “Il cambiamento è inevitabile, la crescita personale è una scelta”. (Adriana C.)
- È da considerare “TRAUMA” tutto ciò che turba e disorienta in seguito ad un’esperienza o un fatto triste e improvviso. In queste circostanze è importante ricevere qualsiasi forma di rassicurazione da parte di persone a noi vicine. Sì, è importante il cordoglio, il pensiero e il conforto, ma non basta. Tutto questo non basta se tra quelle voci, l’unica che vorresti sentire davvero non c’è e la sua assenza è la presenza più forte che tu possa sentire. Quando dopo ore e notti insonni spese a cercare una spiegazione a tutto ciò che è successo, cadi in un sonno profondo con la sola speranza che al mattino tu possa svegliarti e scoprire che era il sogno ad essere traumatico e non la realtà. A riempire le tue giornate ci sono i ricordi nascosti in ogni passo che percorri e solo grazie ad essi potrai sentire un po’ meno il vuoto. Percepisci che quella persona è accanto a te, ma non la vedi e non puoi stringerla forte come vorresti. L’errore più grande in questi casi sarebbe quello di cercare una fine a tutto questo. Quello che devi fare è trovare un “posto in cui iniziare” per continuare a costruire qualcosa per questa persona… prima o poi vi rincontrerete. Come citato sopra, la canzone preferita dell’album è Place To Start e lo è perchè in me evoca tutto quello che ho descritto. (Marco A.)
- Non ho dubbi: Over Again. Io sono uno di quelli che se ne fa poco della musica (nei limiti della tollerabilità ovviamente) se non accompagnata da un messaggio. In over again si vede un uomo, non un cantante, non un artista, non altro. Si vede l’UOMO Shinoda che sta arrancando con i suoi mezzi, con quello che riesce, a superare la sua crisi (anche nel vero e proprio significato della parola, ossia “Cambiamento” dello stato delle cose), il suo dolore. In questo testo, credo che Mike abbandona molti dei canoni soliti per farci semplicemente capire ed assaporare, passatemi il termine, tutto il disagio, la rabbia, il dolore che un uomo puó provare. Penso che mettersi a nudo in questo modo sia uno dei doni più belli e sinceri che qualcuno possa fare per dimostrarti quanto crede nel tuo bene, quanto SA di potersi confrontare con qualcuno di cui ha fiducia. Over again è uno dei regali più belli che ci ha fatto Mike per farci capire davvero che ci considera una famiglia. (Davide B.)
- La mia canzone preferita di Post Traumatic è Running From My Shadow. È una canzone veramente aggressiva e energica. Mike in questo pezzo spacca la traccia e insieme a Grandson nel finale creano un mix spaziale. Nel testo dice: “I’ll never win the battle”, ma credo che con questo album Mike ci abbia dimostrato che non esiste nessuna sfida impossibile. Album che viene pubblicato a quasi un anno dalla scomparsa di Chester che ha segnato tutti noi… ma grazie a Mike e il suo incredibile talento ora sappiamo come affrontare al meglio questo terribile vuoto e noi fan non possiamo altro che apprezzare il suo lavoro e fargli sentire la nostra vicinanza. Noi abbiamo bisogno di lui ma anche lui ha un forte bisogno di noi. Quindi facciamoci sentire e supportano Mike nel miglior modo possibile! (Paolo C.)
- Se penso ad una canzone preferita di questo album,il pensiero va sempre alla stessa: Over Again. Seguire il racconto di Mike tra le sue rime ti fa sentire la cruda realtà di salire sul palco senza Chester,come noi sentiamo la cruda realtà di non poterlo più vedere cantare mentre salta sul palco. E’ il pugno allo stomaco che probabilmente abbiamo tutti provato al sentire la notizia,e,pur passando il tempo, i pensieri tornano…e tornano ancora….e ancora. E non rimane che conviverci, e ripartire da 0, come il nostro grandissimo Mike è riuscito a fare. Per questo è la mia canzone preferita di questo album, perchè è come se parlassi in modo intimo con Mike,sentire le sue impressioni,le sue paure…ed è facilissimo immedesimarsi con lui. Ma come Mike,tutti dobbiamo rialzarci e ricominciare. Se c’è riuscito lui,possiamo riuscirci tutti insieme,uniti, da veri Soldiers quali siamo! (Gaetano D.)
- La mia canzone preferita è Crossing A Line, perché se nell’album si trova esattamente a metà e sta ad indicare un punto di svolta per dare spazio a suoni e temi meno cupi, nella vita reale di Mike rappresenta a pieno ciò che adesso sta tentando di fare con questo disco con tutte le paure le speranze e le insicurezze che lo accompagnano. È un inno alla vita senza troppi fronzoli e a tratti cinico che semplicemente ricorda a tutti che, per non cadere preda dei demoni che si sono portati via Chester, bisogna avere il coraggio di tirare la linea e andare oltre. (Alessandro C.)
- La mia canzone preferita di Post Traumatic è Lift Off, che sto ascoltando proprio in questo momento, per entrare meglio nella sua atmosfera e descriverla. Questa traccia mi riporta indietro nel tempo, ha il sapore dei primi anni 2000, sa di fumo, asfalto bagnato, nuvole e vento. Ascoltarla chiudendo gli occhi è come sognare, ti trascina nell’atmosfera onirica che la caratterizza. Le parti rap di Mike e Machine Gun Kelly si fondono alla perfezione con la bellissima voce di Chino e con la strumentale stupenda. Questa canzone porta decisamente “off of the Earth, on a ride, alone”. (Sara B.)
Tra questi 11 finalisti è stato estratto casualmente il fortunato vincitore della splendida versione Artbook di Post Traumatic e dell’esclusivo poster dell’album.
Si tratta di… Gaetano Di Donna! Complimenti!
Ringraziamo di cuore tutti i fan che hanno voluto partecipare e vi diamo appuntamento al prossimo contest. Stay tuned!
Foto: Andrew Parham