Linkin Park a Zurigo: il report

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Dopo una lunga ed estenuante attesa, nonostante il breve tempo intercorso dal fenomenale concerto tenuto dai Linkin Park a Milano, il fatidico 3 novembre 2014 è giunto. Da mesi, Linkin Park Italia ha preparato ed organizzato la trasferta verso l’Hallenstadion di Zurigo, sede della prima data del The Hunting Party Tour, con la collaborazione di Eventinbus, con il quale è stato organizzato anche il viaggio verso la data italiana del sestetto californiano.

Dopo l’annuncio di luglio del tour europeo, i biglietti per il parterre sono finiti in meno di un mese e, successivamente, anche le tribune dell’Hallenstadion sono state completamente riempite. I quattro anni passati dall’ultimo concerto dei Linkin Park a Zurigo e la posizione ideale della città per essere raggiunta anche dai Paesi confinanti, hanno garantito grande affluenza di pubblico: le premesse per una serata memorabile c’erano tutte.

IL VIAGGIO E L’ATTESA

Dopo esserci ritrovati presso il punto stabilito, è cominciato il viaggio verso la Svizzera. Arrivati al parcheggio del palazzetto intorno alle 15:00, abbiamo notato con piacere la presenza di diversi fan italiani (altro segno del fatto che ormai l’Italia ha una consolidata e fedele fanbase) e soprattutto la poca affluenza (iniziale) dei partecipanti sia dall’ingresso principale che da quello riservato agli iscritti al fan club; con il passare di svariati minuti, abbiamo incontrato con grande gioia Lorenzo Errico [manager di LPU, ndr], con il quale abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere. Intorno alle 16:45 le porte per l’Early Entry si sono aperte e subito è stata effettuata una divisione in due file tra gli iscritti al fan club e quelli che avevano comprato il pacchetto VIP M&G; appena entrati all’interno dell’Hallenstadion, esso ha iniziato a riempirsi velocemente attorno alla zona del parterre. Le tribune erano invece ancora mezze vuote quando gli Of Mice & Men hanno fatto il loro ingresso sul palco, in perfetto orario. Il gruppo metalcore ha presentato per lo più brani tratti dall’ultimo album Restoring Force (da segnalare peraltro il debutto del brano Identity Disorder, tratto sempre da Restoring Force), suonando per circa mezz’ora e riscaldando il pubblico a dovere. L’esibizione è stata un po’ penalizzata dai volumi non perfettamente livellati, ma nel complesso gli Of Mice & Men hanno tenuto molto bene il palco, dimostrando di non essere gli ultimi arrivati.

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In contemporanea all’esibizione degli Of Mice & Men, si è tenuto anche il M&G con i Linkin Park. Prima dell’orario dello svolgimento di quest’ultimo, è stata colta l’occasione di ispezionare l’interno dell’Hallenstadion, passando tra i vari stand del merchandise ufficiale e a quello di Music for Relief. Intorno alle 18:45 ci siamo indirizzati presso il luogo indicato per e-mail da LPU per il fatidico Meet & Greet. Dopo aver interagito con alcuni fan (perlopiù di lingua italiana e tedesca), Lorenzo ha effettuato a voce una veloce ma chiara spiegazione sulle regole comportamentali da attenere durante lo svolgimento del M&G e, poco dopo, siamo entrati nello stanza dell’evento. Il primo ad arrivare è stato Joe Hahn, dal tipico carattere divertente e coinvolgente, che ha scambiato chiacchiere veloci con alcuni fan e ha firmato i vari oggetti portati da quest’ultimi. Subito dopo, sono giunti gli altri cinque componenti per le varie foto di gruppo, ma il momento più entusiasmante è arrivato quando i vari componenti si sono fermati a parlare uno ad uno con i fan: tra di essi, vanno menzionati sicuramente Rob Bourdon, piuttosto timido ma con il quale si è riusciti ad avere una lunga discussione interessante, Chester Bennington, che ha spiazzato molti dei fan colloquiando con loro come se fossero amici di vecchia data, e Mike Shinoda, ironico come suo solito. Con grande gioia siamo anche riusciti a convincerlo a farsi filmare mentre saluta la community italiana.

https://www.youtube.com/watch?v=S2Ab0Adl4e8

Una volta conclusa l’esibizione del gruppo di apertura, l’allestimento dell’imponente palco dei Linkin Park (con l’aggiunta di un’altra “gabbia-schermo” a coprire la tastiera di Mike) ha richiesto più di mezz’ora di tempo e finalmente, poco dopo le 20:30 le luci del palazzetto (ormai completamente pieno) si sono spente.

L’ESIBIZIONE

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Le luci si spengono ed ecco partire il Mash-Up introduttivo all’incendiaria Guilty All the Same, che scatena letteralmente la folla, che già capisce che avrà di fronte un concerto memorabile. Il gruppo è decisamente in ottima forma e Chester offre un’eccellente performance durante Given Up, stupendoci durante il bridge con scream più duraturi rispetto a quelli di Milano. La grande esplosione arriva con le esecuzioni di With You (eseguita per intero) e di One Step Closer, con Mike che dedica quest’ultima ai fan più accaniti situati nel pit. Concluso il primo atto tiratissimo, eccoli con la versione strumentale ridotta di Blackout che esplode nella versione ridotta di Papercut, passando alla tiratissima Rebellion, con il pubblico letteralmente impazzito. Si passa successivamente all’esecuzione parziale di Runaway e a un’ottima esecuzione della nuova Wastelands. Il gruppo placa gli animi eseguendo Castle of Glass Experience, arricchita nel bridge dal discorso di Martin Luther King e nel finale da quello di Robert J. Oppenheimer, e LOATR/SOTD/Iridescent (ormai conosciuta come Ballad Medley), che coinvolgono il pubblico in un coro all’unisono.

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Il terzo atto del concerto inizia con l’esecuzione della versione strumentale ridotta di Robot Boy che introduce il solo di Mr. Hahn, che tiene sulle spine il pubblico con vari mix di vecchi e nuovi brani. Arriva poi Numb, con la quale il pubblico va in delirio fin dalle prime note dell’introduzione, cantando all’unisono ogni singola parola del brano. Al termine di essa, nel quale Chester e Mike cantano il primo ritornello di Numb/Encore, è il turno di Waiting for the End (preceduta come sempre dall’ultima parte rappata di Until It Breaks) e dell’ultimo singolo estratto da The Hunting Party: Final Masquerade. Con quest’ultima power ballad, la voce di Mario Savio introduce il solo di Mike, che ci delizia con Wretches and Kings e con ritornello/prima strofa/ritornello della nota Remember the Name dei Fort Minor; il rapper prosegue con Dirt Off Your Shoulder/Lying from You, eseguita ovviamente senza le parti di Jay-Z. Ad essa fanno seguito i tre singoli più noti del gruppo: Somewhere I Belong (grande novità rispetto alla scaletta di Milano), In the End e l’esplosiva Faint.

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Con un breve saluto da parte del gruppo, inizia la breve pausa introduttiva alla Encore List, caratterizzata da versioni ridotte dei singoli recenti del gruppo: Burn It Down, Lost In The Echo, New Divide e Until It’s Gone (quest’ultima introdotta dalla strofa rap di Points Of Authority)A far da finale ci hanno pensato What I’ve Done (con un fantastico assolo esteso da parte di Brad) e Bleed It Out, che ha visto la folla decisamente in delirio quando Chester si è avvicinato al pubblico durante l’assolo di batteria di Rob e soprattutto le voci dei oltre 15.000 presenti durante il refrain di The Catalyst.

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I Linkin Park sono uno dei gruppi rock più famosi del mondo e si può senza dubbio affermare che questi ultimi tour sono consoni alle aspettative e al nome che essi portano. Una tenuta del palco ammirevole (con in primo piano un Chester scatenato che è anche sceso più volte a cantare insieme al pubblico in delirio), una scaletta che comprende brani da tutta la loro carriera, con vere e proprie chicche come Dirt Off Your Shoulder/Lying from You (non eseguita dal lontano 2005 se si esclude qualche sua apparizione nel corso del Carnivores Tour di quest’anno), performance esplosive e precise sono il frutto di 15 anni di carriera e nel 2014, dopo averli visti suonare due volte a distanza di pochi mesi, possiamo affermare che i Linkin Park si trovano in un particolare stato di grazia, dopo gli appannamenti degli ultimi anni. Merito di ciò è forse anche la pubblicazione dell’ottimo The Hunting Party, di cui purtroppo sono stati suonati solo i cinque singoli estratti. Ma l’assenza di alcuni brani che chiunque vorrebbe sentire dal vivo è stata ampiamente controbilanciata da una performance ottima, cosa non scontata considerando il fatto che la band è in tour da oltre cinque mesi.

Ovviamente la speranza è quella di rivederli presto nel nostro paese, per un altro concerto memorabile come quello di Milano; la grande affluenza a Giugno e i numerosi fan italiani incontrati a Zurigo fanno ben sperare.

L’utente Protyreus ha caricato su YouTube alcuni video dell’esibizione dei Linkin Park: potete vederli cliccando qui.

Ecco invece la scaletta dello show:

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Chi di voi era presente allo show? Che commenti avete?