La storia del gruppo
Le radici dei Linkin Park affondano nel lontano 1996, anno in cui il rapper ed MC Mike Shinoda e il chitarrista Brad Delson (entrambi freschi di diploma alla Agoura High School) fondarono insieme all’amico batterista Rob Bourdon i Xero. Brad e Rob erano già “colleghi” in un gruppo giovanile chiamato Relative Degree e Brad ebbe inoltre modo di far parte dei The Pricks.
A seguito del liceo, Brad frequentò l’Università della California mentre Mike frequentò l’Art College of Design di Pasadena. Il primo fece amicizia con Dave “Phoenix” Farrell, bassista dei Tasty Snax (in seguito divenuti The Snax, gruppo il cui frontman era Mark Fiore, futuro curatore della vieografia dei Linkin Park) il secondo con Joe Hahn.
I due furono invitati negli Xero, al cui interno entrò come cantante anche un amico d’infanzia di Mike: Mark Wakefield. Completata la formazione, gli Xero incisero nel 1997 il demo omonimo, composto da Fuse, Reading My Eyes, Rhinestone e Stick N’ Move. Il demo non fu tuttavia apprezzato dalle etichette discografiche e pertanto gli Xero non ebbero modo di firmare un contratto. Durante il biennio 1997-1998 prendono forma altri brani inseriti poco tempo dopo nelle compilation hip hop della Rapology, dopodiché Mark abbandonò il gruppo per divenire manager dei Taproot.
Mike, insieme a Brad, decise pertanto di aprire le audizioni per cercarne il sostituto. Nel frattempo Brad, impegnato con i suoi studi di comunicazione, ebbe modo di contattare un rappresentante della Warner Bros. Records, Jeff Blue. Il manager consigliò ai due di assumere Chester Bennington, proveniente da Phoenix e già frontman dei Grey Daze dal 1993 al 1997. I due Xero mandarono a Bennington un nastro con le basi strumentali del gruppo, e il cantante vi registrò proprie parti vocali, il giorno del suo compleanno. A quel punto telefonò a Mike e provò alcuni pezzi al telefono. Il rapper apprezzò la sua esecuzione e così Chester entrò nel gruppo.
Con l’entrata di Chester gli Xero cambiarono nome in Hybrid Theory e si misero alla ricerca di un’etichetta discografica. Intorno a quel periodo Phoenix abbandonò il gruppo per fare ritorno negli Snax e fu sostituito da un amico di Brad, Kyle Christener. I sei realizzarono infine l’EP omonimo, stampato dalla Mix Media Entertainment in sole mille copie nel maggio 1999. Grazie a Jeff Blue e al loro primo EP gli Hybrid Theory firmarono per la Warner Bros. Records, incidendo alcuni demo (al cui loro interno figurano le prime versioni di molti brani successivamente apparsi nel futuro primo album Hybrid Theory).
Anche Kyle in seguito lasciò gli Hybrid Theory e il gruppo, per i propri concerti, chiamarono al basso Scott Koziol, apparso nel video di One Step Closer. Tuttavia furono di nuovo forzati a cambiare nome, per problemi di copyright con il gruppo elettropop britannico Hybrid. All’inizio erano indecisi tra Clear, Probing Lagers e Ten P.M. Stocker (quest’ultimo si riferiva al fatto che la band era abituata a registrare il materiale dopo le 10 di sera). Alla fine Chester suggerì il nome Lincoln Park, da una zona di Santa Monica dove passava in auto durante le registrazioni del primo album. Il cantante pensava che ci stavano tante Lincoln Park sparse negli Stati Uniti d’America e pertanto ovunque suonassero diventavano, per i loro futuri fan, un gruppo locale.
Per pochi mesi usarono il nome Lincoln Park, ma quando fu il momento di registrare un proprio dominio Internet scoprirono che “lincolnpark.com” già esisteva. Poiché non potevano permettersi di acquistarlo (la cifra era di 10.000 dollari), ne accorciarono l’ortografia da “Lincoln” a “Linkin” e comprarono così il dominio “linkinpark.com“.