James Montgomery, giornalista diventato famoso dopo aver paragonato A Thousand Suns al grandissimo album dei Radiohead Kid A, ha scritto una recensione sul video di Waiting For The End.
Ecco la traduzione del suo articolo, apparso su MTV.com:
“Circa un mese fa, ho deciso di comparare l’album dei Linkin Park A Thousand Suns al venerabile Kid A dei Radiohead, una mossa che mi ha fatto guadagnare alcuni nuovi fan (Ciao, Mike Shinoda!) e più di qualche detrattore (Ciao, Internet!).
Ma indipendentemente da quello che pensiate della mia valutazione, si deve ammettere che il paragone è abbastanza adatto, soprattutto data la premiere del nuovo video dei Linkin Park, “Waiting for the End”.
Perché “End” – uscito venerdì mattina (8 ottobre) su MTV.com – è il successore spirituale del clip dei Radiohead “House of Cards”, fatto senza l’uso di una telecamera, affidandosi invece a cose come “Geometric Informatics” per creare immagini di Thom Yorke, che fossero molto alla Thom Yorke. Sono piuttosto sicuro che i Linkin Park abbiamo usato almeno una telecamera per fare il loro video, ma stilisticamente, “Cards” è sicuramente il video migliore per un paragone.
Naturalmente, le somiglianze finiscono più o meno qui. Perché mentre per “House of Cards” è stato fatto di tutto per renderlo il più gelido e disumano del possibile, “Waiting for the End” pullula positivamente di energia vivente. Certo, il regista (e DJ dei Linkin Park) Joe Hahn può “falsare” i suoi compagni con ogni sorta di tecnoligia – distendendo la loro pelle, compattando i loro volti, coprendo i loro corpi con delle griglie – ma a differenza di Yorke, non sono fantasmi all’interno di una macchina. Sono vivi.
E non è solo una scelta estetica. Dopo tutto, uno dei temi centrali di A Thousand Suns è la difficile coesistenza tra uomo e macchina – dove una comincia, l’altro finisce e entrambi si intersecano. “Waiting for the End” è incentrato soprattutto su questo ultimo concetto – gli esseri umani che diventano macchine – e sulla lotta per continuare a vivere. In un certo senso, è il dilemma centrale dei nostri tempi: Come possiamo continuare ad essere umani in età sempre più influenzata dai computer e dalle macchine?
Almeno, è così che la vedo io. Si potrebbe anche guardare “End” come un altro video davvero forte o un addio definitivo ai Linkin Park del passato. Ma come A Thousand Suns stesso, “End” è il genere di cosa che viene intesa meglio solo dopo averla analizzata più volte e più a fondo. Poi ripeto, che ne so io? Dopo tutto, io sono il tizio che li ha paragonati ai Radiohead.”
Fonte: LPLive