Ecco un’altra serie di interessanti interviste ai Linkin Park su diversi argomenti, come il nuovo album, l’evoluzione del sound della band e i rapporti tra di loro.
La radio RXP ha rilasciato un’intervista divisa in tre parti con Chester, in cui si parla di A Thousand Suns, di ciò che i ragazzi volevano fare con quest’album e degli eventi recenti all’interno della band.
Clicca qui per vedere i video dell’intervista.
Pochi giorni fa era stata rilasciata da Rockerrazzi.com un’intervista con Mike e Joe. Ecco la seconda parte di quell’intervista, in cui i due parlano nello specifico di The Catalyst e del video. Joe spiega che l’idea per il video è venuta dai temi che percorrono la canzone e tutto l’album.
Ecco il video dell’intervista:
Examiner.com ha intervistato Mike sul processo di creazione dell’album. Un’altra intervista davvero interessante in cui Mike spiega il diverso sound di A Thousand Suns, il processo di scrittura e di registrazione.
Ecco alcuni stralci dell’intervista, che potete leggere interamente qui:
“Si possono sentire molti suoni strani all’inizio dell’album”
“La prima traccia, The Requiem, è composta da diversi suoni che sono continuamente riproposti all’interno dell’album. C’è un Juno pad che appare anche in Jornada Del Muerto o anche in Blackout“
“Questa è la seconda volta che lavorate con Rick Rubin. Hai ricavato qualcosa di nuovo da lui questa volta?”
“Avevamo questa canzone chiamata Blackout, volevamo usarla per uno scat, ma non riuscivamo a trovare le parole giuste e ogni volta che ci mettavamo a scrivere veniva fuori uno schifo. Così Rick ha suggerito di fare un po’ di scrittura automatica. Gli ho chiesto cosa fosse e mi ha risposto “Non saprei, ma l’ho usata con Tom Petty, Johnny Cash e Neil Young!” Mi ha detto di andare verso il microfono e di fingere di sapere le parole “Ogni parola che ti viene in mente falla uscire.” Abbiamo usato questa tecnica diverse volte, i testi per alcune canzoni non li abbiamo mai scritti, li immaginavo soltanto mentre ero al microfono e li lasciavo uscire.”
Mike è stato anche intervistato da Noise Creep e oltre ad aver spiegatp processo di scrittura e di registrazione, ha parlato in particolare di Waiting For The End e The Catalyst:
“Waiting For The End è una canzone che ha sorpreso molta gente perchè i nostri fan non hanno mai sentito una canzone che accosta questo tipo di emozioni a questo tipo di testi. All’inizio ha qualcosa di fiammeggiante, ma poi diventa oscura e tranquilla e ha un mix di speranza e paura.”
“Abbiamo scelto The Catalyst come primo singolo perchè è la canzone che dava più indicazioni sulla direzione del nostro nuovo sound. Non penso che ci sia una canzone che indica come suona l’intero album, essendo davvero variegato. Quindi il primo singolo non è un’indicazione del sound dell’album, ma un’indicazione della direzione che stavamo prendendo.”
Clicca qui per leggere interamente l’intervista.
Fonte: LPAssociation