Era da tempo che non ci trovavamo tra le mani una canzone dei Linkin Park così coraggiosa e, per dirla molto brutalmente, “cazzuta”. È fuor di dubbio una mossa non molto radio-friendly per un gruppo che vaga in acque mainstream come i Linkin Park presentarsi nel 2014 con una canzone dall’intro di un minuto e mezzo, a tratti veramente aggressiva, a volte un ritmo inusuale (5/4), e collaborando con un rapper che, per quanto membro tra i più alti dell’olimpo hip hop, è fuori dalle scene da oltre dieci anni salvo un trascurabilissimo e trascurato album nel 2009. Ormai avevamo perso l’abitudine di lodare i nostri beniamini su questo campo.
Guilty All the Same si presenta come una canzone dalle influenze inusuali nell’ormai vasto repertorio a cui i Linkin Park hanno attinto nella loro carriera. Le influenze post-punk e hard rock sono accentuatissime e per una volta sono da tessere lodi in favore di Brad Delson che nell’ultimo periodo deve aver preso lezioni di chitarra. Mai dal 2000 ad oggi le sei corde del chitarrista sono state così variegate e incisive come in questa canzone. D’altro canto le lodi per Rob Bourdon non saranno mai sufficienti. Un’altra prova maiuscola del batterista che picchia le sue pelli con precisione e una cattiveria mai così appropriata trascinando l’ascolto senza momenti di pausa. Purtroppo Chester Bennington non è altrettanto in forma fornendo una prestazione un po’ sottotono. Un peccato perché i scream che molti tanto inutilmente invocavano qui sarebbero stati un ottimo elemento. Nota di merito va alle rime del God MC Rakim che, non ce ne voglia il buon Mike, dimostra di essere un rapper dalle doti immense donandoci un flow di ben altra caratura a quanto siamo solitamente abituati ascoltando i Linkin Park.
L’oscurità e una certa vena claustrofobica fanno da padrone, soprattutto i riff di chitarra e i lievi effetti elettronici contribuiscono a dar vita a questa atmosfera. Guilty All the Same è come un attacco diretto alle viscere dell’ascoltatore, una birra amara che lascia un retrogusto di sottile insoddisfazione che spinge a bere un altro sorso.
In conclusione, ci troviamo di fronte ad un singolo di lancio che ci fa ben sperare per l’ormai prossimo nuovo album dei Linkin Park. Una canzone di ben altro calibro rispetto alla melensamente banale Burn It Down che aprì le porte a Living Things. Guilty All the Same però non è esente da alcune pecche come la non del tutto convincente prova di Bennington e una strofa un po’ banale. A conti fatti però, non possiamo che essere più che soddisfatti di una canzone che in sede live (già a Milano il 10 giugno?) si preannuncia efficacissima.
GUILTY ALL THE SAME
Tell us all again What you think we should be What the answers are What it is we can’t see Tell us all again How to do what you say How to fall in line How there’s no other way But oh / We all know
YOU’RE GUILTY ALL THE SAME TOO SICK TO BE ASHAMED YOU WANT TO POINT YOUR FINGER BUT THERE’S NO ONE ELSE TO BLAME YOU’RE GUILTY ALL THE SAME
Show us all again That our hands are unclean That we’re unprepared That you have what we need Show us all again ‘Cause we cannot be saved ‘Cause the end is near Now there’s no other way And oh / You will know
YOU’RE GUILTY ALL THE SAME TOO SICK TO BE ASHAMED YOU WANT TO POINT YOUR FINGER BUT THERE’S NO ONE ELSE TO BLAME YOU’RE GUILTY ALL THE SAME GUILTY ALL THE SAME
Can y’all explain What kind of land is this When a man has plans of being rich But the bosses plans are wealthy Dirty money scheme A clean split is nonsense It’s insane Even corporate hands is filthy They talk team and take the paper route All they think about is bank accounts Assets and realty At anybody’s expense No shame with a clear conscience No regrets and guilt free They claim that ain’t the way that they built me The smoke screen before the flame Knowin’ as soon as the dough or the deal peak They say it’s time for things to change Rearrange like good product rebuilt cheap Anything if it’s more to gain Drained, manipulated like artists, it’s real deep Until no more remains But I’m still me Like authentic hip-hop and rock ‘Til pop and radio and record companies killed me Try to force me to stray and obey And got the gall to say how real can real be
You feel me, we’ll see That green could be to blame Or greedy for the fame TV or a name The media, the game To me you’re all the same You’re guilty
|
EQUALMENTE COLPEVOLI
Diteci di nuovo Cosa pensate che dovremmo essere Quali sono le risposte Cos’è che non vediamo Diteci di nuovo Come fare quello che dite Come stare in riga Come non ci sia altro modo Ma oh / Tutti noi sappiamo che
Siete equalmente colpevoli Troppo corrotti per provare vergogna Volete puntare il dito Ma non c’è nessun’altro da incolpare Siete equalmente colpevoli
Mostrateci di nuovo Che le nostre mani sono sporche Che siamo impreparati Che voi avete quello che ci serve Mostrateci di nuovo Perché non possiamo essere salvati Perché la fine è vicina Adesso non c’è altro modo Ed oh / Voi saprete che
Siete equalmente colpevoli Troppo corrotti per provare vergogna Volete puntare il dito Ma non c’è nessun’altro da incolpare Siete equalmente colpevoli Equalmente colpevoli
Potete voi tutti spiegare Che tipo di paese è questo Quando un uomo ha intenzione di diventare ricco Ma le intenzioni dei capi sono di arricchirsi (ancora di più) Schema di soldi sporchi Una scissione pulita non ha senso È folle Persino le mani delle corporazioni sono sudice Parlano in gruppo e riportano a mezzo stampa Tutto ciò a cui pensano è il conto in banca Capitale ed immobili Alle spese di chiunque altro Nessuna vergogna con una coscienza pulita Nessun rimpianto e liberi da ogni senso di colpevolezza Affermano che quello non è il modo in cui mi hanno costruito Lo schermo di fumo davanti alla fiamma Riconoscendo immediatamente la grana o il picco dell’affare Dicono che è il momento che le cose cambino Riorganizzare come un buon prodotto ricostruito a poco Qualunque cosa se migliora il guadagno Prosciugati, manipolati come artisti, è un vero abisso Finché non ne resterà più Ma sono sempre io Come autentico hip-hop e rock Finché il pop, la radio e i discografici non mi hanno ucciso Provando ad obbligarmi a deviare ed obbedire E hanno avuto la sfacciataggine di dirmi quanto reale può essere il vero
Mi capisci, vedremo Che la colpa sarà del denaro O l’ingordigia per il successo la TV o (farsi) un nome I media, il gioco Per me siete tutti uguali Siete colpevoli
|