From Zero World Tour 2025: resoconto e aneddoti

© Rick Kimball

Sembra appena ieri, quando i Linkin Park, con un concerto a sorpresa lo scorso 5 settembre annunciavano al mondo il loro ritorno sulle scene, portando con loro a bordo la nuova cantante Emily Armstrong, eppure ne è già passata di acqua sotto i ponti… Da allora è stato pubblicato l’album “From Zero“, che ha immediatamente scalato tutte le classifiche mondiali – posizionandosi per diverse settimane in prima posizione – e sono successe molte altre cose.

Il loro ritorno ha suscitato grande risonanza tra gli addetti ai lavori, tanto che i migliori festival internazionali erano disposti a fare “carte false” pur di averli nel loro bill, questo ancor prima che venisse ufficializzato a tutti il loro ritorno. I Linkin Park sono stati chiamati come ospiti in diverse trasmissioni radiofoniche, hanno ricevuto inviti per partecipare in svariate manifestazioni, non solo musicali, come il League Of Legends Worlds, tenutosi lo scorso anno. La richiesta da parte dei media, del pubblico e dello show business in generale è apparsa fin da subito superiore rispetto agli impegni che la band stessa potesse sostenere. Inoltre, da poco è uscito anche il disco “From Zero” in versione Deluxe Edition con tre nuove tracce e siamo certi che in breve tempo scalerà anch’esso le classifiche.

Foto: LinkinPark.com

In questo lasso di tempo tra il vecchio e il nuovo anno, la band si è già esibita dal vivo ben 27 volte con la nuova formazione, portando la sua musica in diverse nazioni.

A febbraio i Linkin Park hanno tenuto 3 show in Messico e altrettanti in Asia dove tra le nuove tracce, oltre a suonare i singoli (“The Emptiness Machine”, “Heavy Is The Crown”, “Over Each Other” e “Two Faced”) già proposti in precedenza, hanno portato al debutto “Good Things Go” e “Overflow”. “Casualty”, invece, altra canzone del nuovo album portata subito al debutto live già nel 2024, si è alternata per diverse sere con “Keys To The Kingdom“. “Lost”, con l’arrivo del nuovo anno, è stata portata per intero sul palco accompagnata dalle chitarre distorte – mentre nel 2024 ne veniva suonata solo la prima strofa in acustico. Canzoni invece come “Friendly Fire” e “My December” al momento sono state eliminate dalla setlist per dare spazio alle nuove tracce. Nonostante ciò, la band ha confermato di saper tenere spettacoli composti dalla durata di quasi 2 ore, suddivisi in 5 atti, mantenendo quindi questo trend iniziato fin dal loro ritorno.

Foto: Themgcmedia

Da pochi giorni Mike e compagni, hanno terminato la prima parte del loro tour nordamericano, il quale poi riprenderà a fine luglio appena dopo le date europee con altri 25 show racchiusi in 2 mesi. Per la band, sarà uno dei loro tour più lunghi di sempre negli States. Intanto, in queste sole 8 date, la band è riuscita a far debuttare dal vivo tutte le canzoni del nuovo album, inserendole a rotazione nelle scalette nelle varie serate. Tralasciando il tour promozionale di Hybrid Theory, si tratta della prima volta che la band propone dal vivo tutte le nuove canzoni, promuovendo così per intero il loro disco composto da 11 brani. Non sono mancati comunque siparietti, colpi di scena e fatti curiosi che hanno accompagnato queste date statunitensi.

L’inizio del tour americano è avvenuto ad Austin, dove è stato subito suonato l’ultimo singolo “Up From The Bottom” (tratto dalla Deluxe Edition), sulla quale Emily, oltre che cantare, si esibisce anche con la chitarra. Mike prima di suonare “The Emptiness Machine” ha detto:

Grazie a tutti coloro che hanno supportato la band durante il rilancio, per la nuova musica e per il ritorno in tour. Le cose sono andate in modo un po’ diverso. Il fatto che siamo diversi è difficile da accettare per alcuni, ma apprezziamo che siate qui stasera. Grazie mille.

Ha poi aggiunto: Abbiamo nuova musica, ma ne parleremo più tardi”, riferendosi al debutto del nuovo singolo.  È stato inoltre inserito per l’intero tour un conto alla rovescia simile a quello presente sul sito della band per il loro ritorno nel 2024. Il timer partiva da 10 minuti e una volta arrivato allo zero, i Linkin Park salivano sul palco facendo partire lo show. Per la prima vola dopo il ritorno, è stata suonata “Where’d You go” dei Fort Minor, con Emily che ha prestato la propria voce sul ritornello. Durante “In The End”, Mike si è infilato tra la folla sedendosi sui sedili delle gradinate, ha preso il telefono di una fan che stava registrando e ha continuato a registrare il video dalla sua prospettiva – e prima di ritornare sul palco ha detto che più tardi la sicurezza si sarebbe sicuramente infuriata con lui…

Foto: Rick Kimball

Nella seconda tappa, la band porta al debutto “Cut The Bridge”, introdotta da Mike con queste parole:

Voglio fare qualcosa di speciale per voi, solitamente non facciamo qualcosa di nuovo e diverso subito, ma lo faremo adesso.

“Given Up” è stata inserita in rotazione con “Casualty”. Mike inoltre ha chiesto ad un fan che stile di batteria dovesse suonare Colin durante l’intro di “Numb/Encore”, ricevendo come risposta un intro in stile Johnny Cash. Colin alla fine ha suonato un intro stile country, facendo scoppiare a ridere Mike.

Nella terza data a Grand Rapids è tornata “Keys To The Kingdom”, Mike ha suonato alcune note di chitarra di “Enjoy The Silence” dei Depeche Mode sull’intro esteso di “Overflow” e ha rappato la prima strofa di “Reading My Eyes” sul bridge di “Bleed in Out”, mentre Emily ha augurato buon compleanno ad un fan con un cartello in cui riportava che quella sera avrebbe compiuto gli anni.

A Baltimora per la quarta data, torna in setlist “Points Of Authority” e viene portata per la prima volta sul palco “Stained”. Mike ha rappato la sua strofa di “Skin To Bone” nel suo medley da solista, dichiarando di voler inserire una strofa diversa ogni show. Grandson si è unito alla band durante “One Step Closer”, inoltre Mike ha rappato la prima strofa di “There They Go” durante il bridge di “Bleed It Out”.

Lo show del 6 maggio è coinciso con il compleanno di Emily. “Lying From You” è stata suonata nuovamente dopo essere stata esclusa per diversi concerti. Mike si è concesso alla folla durante il suo medley da solista, e, dopo aver regalato ad un fan il suo cappello autografato da tutta la band ed aver letto il suo cartello, ha rappato la demo di “Lift Off” di Post Traumatic. Terminata la canzone, Mike ha detto che gli sarebbe piaciuto suonare la prossima canzone, “ma sfortunatamente per Emily…” mentre veniva portata una torta sul palco, la band ed il pubblico hanno cantato ‘Happy Birthday’ a Emily. Terminato questo momento festoso, i Linkin Park hanno portato al debutto “IGYEIH” completando così le canzoni del nuovo album da portare dal vivo. Durante il bridge Emily si è gettata tra la folla attraversando di corsa l’intero pit. Dopo “Overflow”, Emily ha detto:

Non c’è posto in cui preferirei essere per il mio compleanno che suonare qui con voi. È fantastico, grazie ragazzi.

Durante l’intro di “Bleed It Out” il pubblico ha iniziato a urlare a gran voce il nome di Emily, mentre Joe si è unito alla batteria. Emily ha commentato: “Questo è un ritmo di batteria strano”. Joe ha continuato a suonare la batteria insieme a Colin per l’intera canzone.

Per il loro sesto show nordamericano, la band ha proposto una delle sue 3 setlist (A,B o C) realizzate per questo tour, spostando però per la prima volta “Points Of Authority” nell’encore del bis, Mike inoltre durante una pausa ha detto che era la prima volta per la band a Greenville.

Nella settima data, poiché la durata dello show doveva essere di 90 minuti, i Linkin Park hanno portato una setlist ridotta. Nonostante non fosse inserita nella scaletta, “Where’d You Go” è stata suonata dalla band e prima della canzone Mike ha esclamato: “Questa è una richiesta di Emily”. Prima di “Casualty”, Mike ha riferito che solitamente quando la band registra un album, l’etichetta tende a prediligere determinati brani, “ma all’interno della band, una delle nostre canzoni preferite che volevamo pubblicare e soprattutto suonare dal vivo, era questa ballata molto rilassante, molto dolce, dolce e melodica che Emily vuole cantare per voi in questo momento…” – il tutto mentre le urla di Emily hanno fatto partire la canzone. Nell’intro di “Overflow”, Mike ha eseguito le note di “Stairway To Heaven” dei Led Zeppelin.

Nell’ultima data che ha chiuso momentaneamente il tour nordamericano, essendo un festival, la band ha suonato anche questa volta un set ridotto di soli 90 minuti, portando al debutto la nuovissima “Let You Fade”, uscita il giorno prima insieme alla Deluxe Edition di “From Zero”. Sul significato della canzone Mike in un post ha scritto:

Non c’è da decidere il significato giusto per questa canzone. Lasciamo che il significato venga da chi l’ascolti. Tutte le vostre interpretazioni sono le benvenute. Sentitevi liberi di condividerle. Non ci sono riposte sbagliate.

Tornando allo show, “A Place For My Head” è stata inserita a metà spettacolo, mentre come di consuetudine “Bleed It Out” ha chiuso la serata e il loro tour di maggio. La band quindi in pochissimo tempo ha portato dal vivo quasi tutti i suoi nuovi brani ad eccezione di “Unshatter”, che quasi sicuramente troverà spazio nelle prossime date.

Foto: Themgcmedia

In attesa che inizi il tour europeo di giugno (con la tappa italiana prevista per il prossimo 24 giugno), il 31 maggio, in occasione della finale di Champions League all’Allianz Arena di Monaco, i Linkin Park apriranno l’evento esibendosi in un breve show pre-partita, dove, oltre a suonare alcune hit, porteranno “Numb” reinterpretata in chiave calcistica, mescolando gli storici riff con i suoni della manifestazione sportiva.

In conclusione, possiamo affermare con certezza che il ritorno dei Linkin Park ha superato le più rosee aspettative: le persone hanno voglia di ascoltare la band dal vivo, sono felici per questo. Le nuove canzoni, amalgamate insieme ad altre del passato, sono riuscite a portare nuova linfa ed energia pronta ad essere trasmessa sul palco. Mike è in uno stato di grazia, Colin è un batterista di spessore che ha ben saputo interagire con il sound della band, portando allo stesso tempo nuove idee e ritmi. Joe e Phoenix sono una garanzia, Brad ha saputo saggiamente rimpiazzare la sua assenza dal vivo con l’ottimo Alex, mentre Emily pian piano sta prendendo spazio nella band. Entrata in punta di piedi, cosciente della grossa pressione e responsabilità che gravava su di lei, è riuscita in breve tempo ad essere parte integrante del gruppo. Ancora ricordiamo la tensione al suo debutto, quasi intimidita nel cantare certe canzoni, facendole spesso intonare al pubblico, oppure commuovendosi platealmente durante “Waiting For The End”. Con l’arrivo dei nuovi brani si è trovata molto più a suo agio; d’altronde grinta e tenacia non le mancano e questo lo dimostra sul palco ogni volta che si esibisce. D’altro canto però, ci sono ancora alcuni aspetti da migliorare sotto il profilo canoro per le sue stesse canzoni: i margini non mancano e, a quanto pare anche le qualità, ma si sa che i fan dei Linkin Park sono un pubblico esigente e pretendono ogni sera il massimo nelle performance.

Foto: LinkinPark.com

Infine, viste le precedenti date in cui la band ha cercato sempre di portare qualcosa di nuovo o comunque di rivitalizzare alcune tracce rifrescandone i suoni, non sarebbe una sorpresa se oltre al debutto come già detto sopra di “Unshatter”, venissero inserite altre canzoni mai portate prima dal vivo nella nuova era (“With You”, “Don’t Stay”, “Burning In The Skie” o altre). Inoltre, finora nessuna traccia tratta da One More Light è stata mai suonata: potrebbe forse essere arrivato tale momento? E se invece fosse una canzone del tutto inattesa, mai suonata prima in assoluto, proprio come è capitato con “Keys To The Kingdom”?