Mike intervistato da artistdirect.com

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Mike è stato intervistato da artistdirect.com, toccando vari argomenti tra cui la score di The Raid, dei film d’azione, di Music for Relief e della scrittura della musica.

Ecco la traduzione dell’articolo:

Mike Shinoda dei Linkin Park non si ferma mai.

Si spinge costantemente ai limiti musicali e si immerge in nuove sfide. Come artista, ha personificato la parola “progresso”. La sua ultima impresa è stata la potente, propulsiva e struggente partitura per il film d’azione indonesiano, The Raid. Shinoda ha composto la musica per il film, abbinando l’azione con una altrettanto energica e ultraterrena controparte sonora.

Sull’ultima offerta dei Linkin Park, A Thousand Suns dell’anno scorso, lui e i suoi compagni hanno alterato il corso del rock nel suo complesso, che brucia brillante come sempre. Ora, sta portando questa prospettiva nel mondo delle colonne sonore con ‘The Raid’.

In questa esclusiva intervista con il redattore di artistdirect.com e autore di Dolor, Rick Florino, Mike Shinoda spiega come ha creato la colonna sonora per il film d’azione The Raid, ciò che gira attorno a Music for Relief ed altro ancora.

Visitate il sito ufficiale di Mike Shinoda qui! Sarete in grado di ascoltare la colonna sonora e vedere il film al più presto. Inoltre, visitate il sito ufficiale dei Linkin Park qui!

Quando stavi creando la musica per The Raid, i personaggi o la trama hanno esercitato una grande influenza sulla musica? Come hanno impattato entrambi gli elementi cinematografici sulle tue scelte sonore?

Ho cercato di prendere tutto in considerazione e rappresentare sia i personaggi che la loro storia. Che in realtà è una cosa notevole in questo film. In realtà ha sia trama sia personaggi, non solo l’azione! Ho voluto fare la colonna sonora per un film da molto tempo, ma non ho mai avuto la voglia di tirare il grilletto…fino a che non ho visto The Raid. C’era qualcosa nell’apparenza e nell’azione di questo film che mi ha ispirato, quasi come scrivere la musica per per la coreografia che è già stata impostata. I combattimenti e l’azione in questo film sono quasi come una danza, anche se una brutale e sanguinosa danza.

Quando si lavora con filmati è più facile punteggiare certi momenti e rendere la musica più drammatica?

Voglio dare alle persone un grande, moderno e memorabile sound. Allo stesso tempo, ho cercato di trovare un buon equilibrio tra i momenti in cui la musica gioca un ruolo di sostegno e si confonde con lo sfondo, contro i momenti in cui la musica può saltare fuori con un gusto personale. Specialmente nelle grandi scene di combattimento, volevo quelle scene visivamente e musicalmente brutali.

Lo scrivere una partitura proviene da un diverso luogo creativo dello scrivere una canzone?

Assolutamente! Scrivere una canzone, per me, è spesso raccontare una storia personale attraverso memorabili ed orecchiabili parole e musica. In un film la maggior parte dello sforzo è quello di sostenere ciò che è già in corso senza distrarre. Spesso le tecniche che potrei utilizzare per creare un accattivante “gancio” si trasformerebbero in una sottrazione di attenzione da una scena. Distoglierebbe troppo, e si dovrebbe perdere ciò che sta succedendo nella storia. Ho fatto questo errore un paio di volte nei pezzi iniziali ho cercato di adattarmi alle immagini mentre lavoravo a The Raid.

L’azione è incredibile nel film. Ciò si presta alla musica più up-tempo?

Certamente, ma il film aveva bisogno di una tonnellata di musica -più dei suoi 50 minuti- il che significa che non possiamo semplicemente andare per tutto il film up-tempo. Sarebbe faticoso e uni-dimensionale. Quindi ho dovuto trovare alcuni modi per far scalare le marce e farli intrecciare per mantenerli interessanti.

Hai provato qualcosa nella colonna sonora che non avresti mai fatto prima in termini di strumentazione o di produzione?

Una delle cose che ho deciso di fare presto in questa partitura era essenzialmente abbandonare l’uso di chitarre elettriche. Le chitarre sembravano portarlo in un *mookish*, una direzione ostentata, che non è il tono di questo film. Ma ci sono momenti in cui la score voleva diventare super pesante, così l’ho raggiunto facendo i miei suoni super-distorti, percussivi e melodici. Ho anche chiesto l’aiuto di Joe Trapanese, che era partner nella colonna sonora dei Daft Punk di Tron Legacy. Viene da un passato da compositore/arrangiatore e abbiamo suonato le nostre idee a vicenda veramente bene.

Di cosa ti ha parlato di più The Raid? Sei cresciuto guardando molti film d’azione?

I primi R-rated film che io abbia mai visto sono stati probabilmente Terminator, Commando e Rambo. Quell’epoca fu veramente divertente, come bambino. Non avevo idea a cosa fosse simile la musica in quei film, a pensarci bene…stavo sicuramente guardando l’azione!

Quali sono le prospettive con Music for Relief?

Stiamo ancora lavorando ad Haiti e in Giappone, aiutando con gli sforzi di ricostruzione in entrambi i paesi. Recentemente abbiamo fatto un concerto nel più piccolo locale in cui abbiamo suonato nell’ultimo decennio per sostenere il Giappone. I fan hanno raccolto oltre 350.000$ e i maggiori raccoglitori di fondi hanno ottenuto i biglietti per il piccolo spettacolo. Poi quando eravamo in tour in Giappone abbiamo vistato alcune delle scuole colpite dallo tsunami dove con il denaro raccolto si è acquistato materiale scolastico per i bambini. È stato incredibile, un’esperienza che fa riflettere. Dovreste vedere i video e le storie di questi sforzi su Musicforrelief.org.

Avete iniziato a scrivere per il prossimo disco dei Linkin Park? The Raid ha ispirato questo processo?

Scriviamo sempre. Non sono sicuro di come la mia partecipazione a The Raid possa influire sul prossimo album dei Linkin Park…dovremo aspettare e vedere. Speriamo che l’attesa non sia tanto lunga.

-Rick Florino

Fonte: artistdirect.com