In seguito alla sconfitta dell’Italia ai Mondiali di Calcio in Sud Africa e all’annuncio dell’ennesima tappa al di fuori del nostro Bel Paese da parte dei Linkin Park in tour, capisco che possiate sentirvi frustrati e che potrebbero partire degli insulti, ma prima che lo facciate permetteteci di illustrarvi in un breve “editoriale” se così si può definire, i motivi per i quali la nostra amata Italia viene sempre esclusa dalle feste.
La scelta di suonare o meno in un dato stato piuttosto che in un altro e di fare più tappe invece che una sola o anche di suonare per 2 ore da headliner o per 10 minuti come gruppo spalla, non dipende affatto dalla volontà dei Linkin Park, o comunque non nella misura che solitamente si crede.
E’ una mera questione di marketing. L’etichetta discografica, i manager e tutte le persone che tengono sotto contratto la band, infatti, studiano sempre molto accuratamente quali sono le probabilità per la band stessa di tirare su un gran successo invece che un flop clamoroso. Questo perchè gli spostamenti da uno stato (o da un continente) all’altro, sia di persone che di attrezzature, hanno dei costi, così come hanno dei costi anche il montaggio del palco, gli stipendi dei tecnici, le assicurazioni eccetera. Se c’è anche la minima possibilità che questi costi non vengano poi risanati dallo show, in cui dovrebbero entrare qualche decina di migliaia di spettatori paganti, capirete da voi che chi organizza non la vede molto rosea come opportunità e preferisce orientarsi verso spiagge più assolate.
Altra parte della ‘colpa’ ce l’hanno gli organizzatori degli eventi in Italia, che mostrano interesse nel chiamare band di grande successo e di grande richiamo per lo stato in cui si trovano, e come dargli torto.
In uno stato come il nostro purtroppo siamo abituati a ben altri tipi di musica mainstream, sebbene i LP facciano oramai ampiamente parte di questa categoria, con la tendenza ad organizzare show con artisti nostrani e di grande successo mediatico, a volte purtroppo anche a scapito dell’effettiva qualità musicale.
Se poi ci aggiungiamo che band come Linkin Park o altre band di fama internazionale costano al comune fior di quattrini per i diritti, è facile capire i loro timori.
Altro grande problema è la posizione geografica dell’Italia e la sua forma, molto sfavorevole agli spostamenti e che quindi non facilita affatto la nostra situazione. Molte band infatti (questo anche per chiarire la cosa alle persone che si lamentano del fatto che gli artisti non vengono mai a suonare al sud o nel centro Italia) preferiscono fare la proverbiale “toccata e fuga” rimanendo al nord, così da poter ripartire velocemente per abbracciare anche tutti gli altri luoghi senza troppe perdite di tempo. Ecco il motivo per cui Austria e Svizzera hanno sempre più probabilità di noi di vedere i Linkin Park dal vivo, perchè in quelle posizioni accoglierebbero facilmente anche molti spettatori del nord Italia.
Ora nessuno qui sta dicendo che i Linkin Park non tirerebbero su uno spettacolo magnifico se facessero tappa in Italia, anzi siamo convinti che, tenendo anche presente l’immensa passione che i fans dimostrano ogni giorno su questo sito e non solo, potrebbe davvero venir fuori uno show memorabile e che accorrerebbero molte persone da ogni recondito luogo d’Italia pur di non perdere questa rara occasione.
Ma visto che niente si è concretizzato per ora ci premeva far capire alle persone in trepida attesa che dietro tutta questa apparente riluttanza ci sono motivi economici (in primis) e logistici.
Come ce ne sono per qualsiasi altra cosa del resto…