Intervista esclusiva a Elias Andra (Julien-K, Dead by Sunrise)

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Elias Andra

 

Julien-K Germany, in collaborazione con LPLive e Linkin Park Italia, ha condotto un’intervista al batterista dei Julien-K e dei Dead By Sunrise, Elias Andra.

Il batterista ci parla del suo passato, dei suoi primi strumenti musicali, delle sue esperienze con le sue prime band e della sua famiglia, non disdegnando di svelarci qualche sorpresa sul futuro dei Julien-K e dei Dead By Sunrise.

Buona lettura!

 

Le domande di Julien-K Germany

1. Nei primi anni, I Julien-K lavoravano e scrivevano canzoni come duo, quindi quando tu e Brandon vi siete uniti c’era già un sacco di materiale per le canzoni. Dopo il tuo arrivo, hai lavorato per conto tuo alle parti di batteria? Il processo di lavoro nel secondo album cambierà ora che sarete coinvolti nei lavori fin dall’inizio?

Quando entrai a far parte del quadro direi che c’era già un 90% di materiale già scritto. Il mio input arrivò come un batterista live al momento. Ho applicato la mia forza come batterista rock e ho fatto funzionare assieme parti elettroniche con strumenti organici. Mi sono messo a lavoro anche su alcune canzoni che hanno formato Death To Analog comunque.
Per quanto riguarda lavorare sul nuovo materiale, mi hanno chiesto di occuparmi dell’aspetto percussionista delle canzoni. Probabilmente darò comunque il mio supporto anche in altri modi. La band ha lavorato insieme per un po’ e penso che ora siamo tutti aperti musicalmente a nuovi suggerimenti.

2. Visto che i Julien-K sono una simbiosi tra rock ed elettronica ci piacerebbe chiederti qual è la tua band rock/metal preferita e quali electronic acts ti piacciono di più!

Beh, la mia band preferita di tutti i tempi sono i Nine Inch Nails. Adoro anche gli Orgy, i Ministry e i Rammstein. Ryan mi ha iniziato ai The Presets, e i Justice sono anche tra i miei preferiti. Inoltre Lady Gaga, è semplicemente un’artista fantastica per la quale sto mostrando sempre più interesse.

3. Ci piacerebbe sapere come e quando è iniziata la tua carriera musicale. La tua famiglia è coinvolta nella musica in qualche modo o sei stato tipo il primo della famiglia a seguire una carriera musicale professionale? Quando hai iniziato a suonare la batteria o a suonare in band che ti hanno incoraggiato a scegliere la batteria come strumento?

Penso che la mia carriera musicale sia iniziata quando ero piccolo! A 7 mesi già battevo sulle cose. Questo lo vedo anche in mio figlio Jakeb! È così strano come già a 4 mesi sia già un bambino-cantante e tenga il tempo con il piede su una canzone, proprio come il suo papà.
Io non ho conosciuto il mio padre biologico fino ai 23 anni. Si chiamava anche lui Elias ed era un chitarrista e un cantante. L’ho visto suonare solo poche volte e ci sapeva fare. Suonava principalmente Santana e musica gospel. So che sicuramente ho ripreso da lui. In casa mia la musica non è mai mancata, e quindi anche quella è stata una grande influenza. Ho preso il mio primo strumento a sei anni. Ho cominciato con una chitarra acustica, poi basso, poi il trombone e alla fine sono passato alla batteria a 12 anni.
È stato tutto in discesa da allora – hahaha. La persona che mi ha influenzato ad essere un musicista o di diventare una rock star è stato Nikki Six dei Mötley Crüe. Tommy Lee è stato la ciliegina sulla torta! Proprio ora sto ascoltando “Shout at the Devil”! Che coincidenza che la canzone sia stata pescata dal mio iPod Shuffle!!!

4. Prima dei Julien-K, eri il cantante di una band metal, gli Psycho Plague. Sei sempre stato vocalist e batterista insieme? O come sei passato dalla batteria al canto?? In generale, com’è stata l’esperienza in quella band? E possiamo aspettarci magari di sentire qualcosa da quella band in futuro?

Gli Psycho Plague si formarono quando la mia band, gli Stoned Heavy si sciolsero. Io fondamentalmente mi ero stancato di dipendere dagli altri per scrivere musica e decisi che avevo bisogno di scrivere musica per conto mio. Presi la chitarra un giorno e iniziai a scrivere canzoni su un minidisc da 4 tracce. Avevo bisogno di un cantante e l’idea che ebbi al momento era che non avrei trovato nessuno. Quindi decisi di farlo per conto mio. Mi ci volle un po’, e anche se si trattava di una sfida penso di esserci riuscito alla fine.
Inflissi dei danni seri ai miei polsi suonando la batteria per molti anni, alla fine decisi di fare una pausa. Adoravo cantanti come Richard Patrick di Filter e Jonathan Davis dei KoRn. In seguito finii con l’ascoltare Chester nei Linkin Park e Brett Scallions dei Fuel. Avevano questa voce roca così fica, che alla fine me ne innamorai. Riuscivano anche ad urlare in tonalità che ritenevo molto cool. Le demo degli Psycho Plague che potete trovare online, sono state registrate con un approccio piuttosto ‘onesto’ anche se, lo ammetto, le parti vocali hanno bisogno di un po’ di miglioramenti. In quei momenti vedevo il pitch-tuning un po’ come barare. A dir la verità lo penso ancora. Ma se funziona, funziona, se capite cosa intendo…
L’esperienza nella band fu molto positiva. Ho imparato ad essere un artista e anche ad esprimere i miei sentimenti in diversi modi. Mentalmente ne stavo attraversando molti e così li ho espressi nella mia musica. Ho cercato di non seguire nessuno stile di scrittura, mi facevo semplicemente guidare dalle emozioni. Come band o in generale come membro di una band, ho anche imparato che più diventi popolare più le teste tendono a diventare più grandi.
La fine della mia band avvenne quando mia nonna morì. Non mi sentivo più come prima. Smisi di scrivere e metà della band si prese una pausa e fondamentalmente formò un’altra band. Da quello che ho capito, siamo ancora in pausa da allora (lol)! Quando riformai la band più tardi non la sentivo più come prima. Ultimamente ho avuto la possibilità di suonare alcune delle canzone con due dei membri originali. Penso che potrei fare ancora qualcosa con gli Psycho Plague prossimamente! Con tutte le band collaterali che ci sono oggi…perché no?!

5. In generale, quali sono I tuoi pensieri sull’attuale situazione dell’industria musicale? I tempi attuali sono diventati più duri per guadagnare soldi come musicista professionista? Cosa pensi possa essere fatto per migliorare la situazione per tutte le parti coinvolte?

Penso che la musica sia cresciuta davvero tanto, è diventato difficile individuare tutto con precisione. Davvero apprezzo tutti i nuovi talenti e la loro versatilità. Per quanto riguarda l’industria musicale, è davvero una domanda difficile a cui rispondere. Sono un musicista ed è davvero difficile stare a combattere con il lato economico. Personalmente non sono un business-man. A volte sono costretto ad esserlo ma mi fa schifo quando devo averci a che fare. Per fare soldi devi spendere soldi, quindi in questo periodo far parte di questo business è davvero dura. Sono solo felice di riuscire a sfamare la mia famiglia facendo il musicista.
Per migliorare la situazione, direi che deve diventare ancora peggio prima di poter migliorare. Penso che rilasciare un EP di 4 tracce ogni 4-6 mesi sia una buona idea. Quindi ripetere il ciclo e mantenerlo fresco. Tanto comunque la maggior parte delle persone di oggi ascolta solo mezzo album!

6. Un po’ di tempo fa avete suonato in uno speciale show di beneficienza chiamato Rock for X-Mas, e recentemente anche in un altro show di beneficienza a Phoenix, in Arizona. Cosa significa esattamente per te suonare in questo tipo di show? Pensi che sia così importante per i musicisti di oggi non solo suonare e registrare musica ma anche diventare attivi per conto proprio e aiutare gli altri facendo quello che gli piace di più?

Fare show di beneficienza è diventata una cosa divertente per me da fare. Mi diverte davvero molto mettere su uno show per una buona causa. Io sono un portavoce per Children Without A Voice USA. È un’organizzazione no-profit che praticamente non ha fondi. Ho fatto della beneficienza l’anno scorso e abbiamo raccolto giocattoli per Buckner Youth Shelter e donazioni per CWAV USA. Quello che rende questi show così speciali è il coinvolgimento delle persone che ci lavorano. Sono fortunato ad aver costruito una sorta di nome per me stesso da usare per una buona causa.
Penso che i musicisti o gli artisti che diano una mano oggi siano coinvolti perché vogliano vedere un mondo migliore. Come artista mi piacerebbe contribuire quanto più possibile per aiutare la community.

7. Ora sei marito e padre orgoglioso di un figlio piccolo. In che modo la fondazione della tua famiglia ha cambiato la tua percezione e la visione della vita in generale? E in che modo questo ha influenzato o anche migliorato la tua carriera musicale?

Avere una famiglia cambia decisamente il modo di vedere la vita in generale. So che non metto più me stesso al primo posto. Personalmente penso che questo avvenga quando si diventa maturi. So che sono ancora pazzo come persona, in senso divertente, ma quando faccio le cose ora penso a come questo possa condizionare la mia famiglia oltre che me stesso.
Essere sposato a un musicista probabilmente è la cosa più difficile che si possa fare. Noi viaggiamo e siamo lontani da casa piuttosto spesso. Per esempio i miei suoceri giocano un grande ruolo per tenere la mia famiglia unita con mia moglie. Cioè ho una casa molto stabile ma avere un aiuto da fuori spesso diventa molto utile. Anche I miei migliori amici mi aiutano a mantenere la stabilità della famiglia. Non importa quanto occupato io sia, mi assicuro sempre che la mia famiglia sia sicura emozionalmente, fisicamente ed economicamente. Mia moglie mi tiene addirittura in riga quando qualche volta perdo le abitudini della rockstar!! Hahaha! Sherzo! È una così brava mamma e mi sento sicuro quando sono via. Probabilmente è una delle poche persone delle quali posso fidarmi di lasciar fare sia il ruolo della mamma che del papà, in più fa la terapeuta quando ne ho bisogno! Credetemi, ci sono cose che mi buttano su una strada e lei è davvero brava ad ascoltarmi! La parte ‘bonus’ è che sta studiando per diventare anche una terapeuta di massaggi!
Onestamente, quando torni a casa dalla tua famiglia, mentalmente devi riprogrammare te stesso. Avere una famiglia è un lavoro 24h su 24, 7 giorni su 7. Adoro fare il padre di famiglia. Quando vado a casa provo a spegnere la rockstar e diventare l’uomo di casa. Vorrei averli con me dovunque io vada, ma purtroppo non è possibile. In passato non avevo mai pensato al fatto di diventare padre un giorno ma il giorno è arrivato ed è stato il giorno più bello della mia vita. È stato anche quello più pauroso, per il fatto che sapevo che in quel periodo sarei stato molto occupato con i programmi della band.
So che se avessi bisogno di qualcosa potrei contare anche sui membri della mia band. Sono stati di grande aiuto. Voglio dire, è per questo che esistono gli amici e la famiglia, giusto?

 

 

Le domande di Linkin Park Italia

8. Fino ad oggi avete rilasciato solo 2 delle 5 canzoni acustiche che avete suonato al Planet Hollywood Miracle Mile a Las Vegas nel Luglio 2009. State per rilasciarle con una edizione speciale di Out of Ashes o in altri modi? Abbiamo anche sentito un rumor che avete fatto una versione in studio della vostra cover dei Misfits “20 Eyes”. È vero? E se si, sapete dirci quando verrà rilasciata?

Potrei finire nei guai per quello che sto per dire, ma abbiamo registrato lo show live al Planet Hollywood. Ho visto una versione di “In the Darkness” che penso sia stupefacente. A proposito “In the Darkness” è la mia canzone preferita. Spero che un giorno potremo rilasciare al pubblico questi live o quasiasi altra performance documentata. Abbiamo anche fatto una registrazione della cover di “20 Eyes”. Quando e come verrà rilasciata è ancora da stabilire! In ogni caso penso che una registrazione bootleg live sarebbe la cosa migliore. È più punk rock quando è live!!

9. Per quanto riguarda il futuro rilascio europeo di Death To Analog, state progettando un tour europeo per promuovere l’album? Magari supportando i Linkin Park?

I Julien-K sono super eccitati di rilasciare DTA in Europa! Cioè, non perché io sono nella band ma perché DTA è un album così versatile. Credo che quest’album meriti una chance, e venendo rilasciato in tutto il mondo, i Julien-K possono farsi conoscere al grande pubblico e magari fare dei tour oltreoceano. Quindi gente…comprate il CD!!!!
Mentre siamo in tour, non importa con chi siamo in giro. Di sicuro i Linkin Park sarebbero una gran scelta.

10. Alcuni mesi fa è stato postato un video su un sito. Mostrava Chester su un set in cui si girava il video di “Let Down”. Perché avete girato un secondo video per la canzone? Cosa c’era di sbagliato con il primo?

A volte i video vengono rilasciati senza approvazione, quando questo accade vengono confuse tutte le cose. La versione che vedete sul nostro MySpace è il prodotto finito.

 

 

Le domande di Linkin Park Live

11. Che differenze ci sono, se ci sono, tra i fans dei Julien-K e quelli dei Dead by Sunrise?

Non credo ci siano molte differenze. Voglio credere che un vero fan supporti entrambe le band.

12. Dobbiamo aspettarci un CD o un DVD live o entrambi dai Julien-K o i Dead By Sunrise in futuro?

I Julien-K hanno rilasciato un paio di bootleg live su internet presi dal nostro tour con gli Evanescence nell’autunno 2007. Credo che abbiamo registrato qualcosa di incredibile. Dovete vedere com’era la nostra produzione e cosa possiamo fare come electronic rock band. I Julien-K sono davvero un animale diverso quando suonano live.
Come qualsiasi altra band dovete vederci dal vivo per capire ed apprezzare le emozioni che presentiamo sullo stage. Fortunatamente gli Evanescence ci hanno permesso di portare tutta la nostra produzione con noi.
In più la nostra crew ha davvero spaccato di brutto e se non fosse per loro, non penso che potremmo fare quello che facciamo dal vivo. Mentre rilasciamo materiale live da entrambe le band, penso che YouTube lo faccia già per noi in molti modi – haha.

13. Su quale traccia dei Julien-K o dei Dead By Sunrise siete più orgogliosi di aver lavorato?

Sono molto orgoglioso di tutta le parti di batteria delle tracce dei Dead By Sunrise. Ci ho messo tutto il mio cuore e la mia anima per far cantare le percussioni. In più, creare le parti di batteria di Out of Ashes è stato un aiuto di collaborazion con la band. Penso che quella fosse la parte più divertente in cui tutti ci siamo aiutati a fare le canzoni nel modo migliore. ‘Batteristicamente’ parlando, “Into You” è tecnicamente quella della quale vado più fiero.

14. Esiste una possibilità che suoniate alcune canzoni dei Julien-K durante gli show dei Dead by Sunrise nell’imminente tour europeo, o almeno possiamo aspettarci altre chicche live come altre cover o canzoni acustiche?

Nessuna canzone dei Julien-K tranne “Morning After”. La parte migliore del nostro set, come molti di voi sapranno già, è che si ascolta quasi tutto Out of Ashes nella sua interezza. Più le canzoni bonus che non sono state inserite nel CD che saranno un po’ la ciliegina sulla torta.

 

© 2010. Disclaimer: Questa intervista non può essere riprodotta in parte o nella sua interezza senza il consenso scritto di Julien-K Germany (Julien-K.de), LPLive.net e LinkinPark.it.

 

 


 

Potete scaricare il file dell’intervista in lingua originale cliccando qui (.PDF, 550 kb)

Si ringrazia infinitamente Lisa di Julien-K Germany per la disponibilità e per averci permesso di partecipare all’intervista.

 

Inoltre, Elias ha bisogno del nostro aiuto e dei nostri voti nel Modern Drummer Contest.
Potete scrivere il suo nome in quasi tutte le categorie ma in particolar modo nella categoria “Up and Coming Drummers” .

Sosteniamo Elias, ragazzi!